Mostra del trabaccolo a Manfredonia (FOTO)

Pubblicato il: 14 ago 2017 - Da Webmaster

L’esposizione della Mostra che è possibile visitare presso la sede del Centro Velico Gargano dalle 18 alle 23, si protrarrà fino a domenica 13 agosto.

Gli organizzatori della Mostra-il maestro d’ascia Lorenzo Campo-Eliseo Borgomastro-Franco Rinaldi e Giovanni Simone

Gli organizzatori della Mostra-il maestro d’ascia Lorenzo Campo-Eliseo Borgomastro-Franco Rinaldi e Giovanni Simone

Manfredonia, 11 agosto 2017. Domenica 6 agosto 2017 presso la sede del Centro Velico Gargano è stata inaugurata la bellissima mostra dedicata al “Trabaccolo”. Organizzatori dell’evento culturale sono stati il bravo maestro d’ascia Lorenzo Campo e l’appassionato studioso di trabaccoli Eliseo Borgomastro. Hanno contribuito alla realizzazione della mostra il prof. Giovanni Simone del Centro Cultura del Mare, Franco Rinaldi, Antonio Berardinetti, la Pro Loco Manfredonia, l’Associazione culturale ipogei Capparelli S.C.I.C. e il Centro Velico Gargano che ha messo gentilmente a disposizione la sede per la mostra.

Oltre all’esposizione dei stupendi modellini in scala, la mostra è arricchita da documenti, cimeli e proiezioni sui trabaccoli, tra cui quelli costruiti nei cantieri navali di Manfredonia che vanta notevoli tradizioni marinare. I visitatori potranno constatare dal vivo la bellezza e l’imponenza di questi “tir” del mare, che un tempo venivano costruiti in loco e precisamente nei primi anni del ‘900 nei cantieri dei maestri d’ascia Colaianni e Prencipe. Non va certamente trascurato che questi grossi barconi hanno dato per anni un grande contributo all’economia della Città. Questa mostra sia buon auspicio per la realizzazione del Museo del Mare a Manfredonia. Purtroppo la nostra Città marinara non ha memoria storica.

L’esposizione della Mostra che è possibile visitare presso la sede del Centro Velico Gargano dalle 18 alle 23, si protrarrà fino a domenica 13 agosto.

(A cura di Franco Rinaldi, cultore di storia e tradizioni popolari di Manfredonia)
Fonte: Statoquotidiano

guardia_costiera_logoProsegue senza sosta la vigilanza in mare e sulle spiagge della Guardia Costiera di Manfredonia nell’ambito dell’operazione nazionale denominata MARE SICURO, che ha avuto il via il 17 giugno u.s..

L’operazione, come ogni anno, è finalizzata alla prevenzione e repressione di comportamenti illeciti a tutela della sicurezza della balneazione e della navigazione da diporto, garantendo altresì la libera e sicura fruizione del demanio marittimo da parte del cittadino.

 

Nell’ambito dell’operazione gli uomini della Capitaneria di Porto di Manfredonia, sotto la direzione del Comandante C.F. (CP) Nicola LATINISTA, stanno conducendo una capillare attività di vigilanza e controllo, a terra ed in mare, presso le strutture balneari ed il litorale del Circondario di Manfredonia.

 

Più di 100 i controlli espletati dai militari per questo primo periodo di attività, con circa 300 km percorsi via terra e circa 240 miglia effettuate per pattugliamento attraverso le unità navali dipendenti. Tali controlli hanno portato alla contestazione di 4 illeciti amministrativi per un importo complessivo di 4100 euro circa, mentre 8 sono stati gli illeciti penali notiziati alla competente Autorità Giudiziaria per reati in materia demaniale, a cui si aggiunge un sequestro preventivo ex. art 321 C.P.P. di 12 (dodici) gazebo in legno presso uno stabilimento balneare in località Ippocampo.

 

Le violazioni amministrative, in particolare, hanno riguardato principalmente l’inosservanza dei divieti previsti nelle vigenti Ordinanze (tra cui l’Ordinanza di Sicurezza Balneare n.09/2017 del 18 maggio 2017), ove, si ricorda che, novità di questo anno, è l’obbligatorio dotare lo stabilimento balneare di un defibrillatore (DEA) utilizzato da personale abilitato all’uso e di un apposito angolo nursery debitamente attrezzato. Ricade, inoltre, in capo ai concessionari degli stabilimenti l’onere di predisporre e mantenere in perfetta e costante efficienza l’organizzazione del servizio di salvamento, secondo le modalità individuate dai provvedimenti vigenti, nonché quello di procedere alla delimitazione dei corridoi di lancio ed al posizionamento delle boe indicanti il limite delle acque sicure e delle acque riservate alla balneazione.

 

Per quanto attiene i controlli sulle unità da diporto, anche per quest’anno, ai diportisti che dimostrano di rispettare le vigenti disposizioni normative in materia di sicurezza della navigazione del diporto e corretta tenuta dei documenti di bordo, a conclusione delle attività ispettive, viene rilasciato il “Bollino Blu 2017”.

 

E’ importante inoltre rammentare che l’Ordinanza n.08 emanata in data 18 maggio 2017 dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia (Regolamento sul diporto nautico) disciplina la fascia oraria per l’utilizzo delle moto d’acqua (acquascooter e affini);  nello specifico è vietato l’uso delle moto d’acqua nelle fasce orarie dalle 11:00 alle 13:00, e dalle ore 15:00 alle ore 17:00.

 

L’attività di polizia, preventiva e repressiva, proseguirà senza sosta durante tutta la stagione estiva, e sarà resa ancora più intensa nel periodo coincidente con il massimo affollamento del litorale (agosto), ciò al fine di garantire la serena fruizione del mare da parte dei cittadini.

 

Si ricorda che la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Manfredonia opera 24 ore al giorno e può essere contattata attraverso il numero 0884/583871 e per la sola segnalazione delle emergenze, attraverso il numero blu per le emergenze in mare“1530”, gratuito e disponibile sia da rete fissa che mobile, al quale sarà possibile inoltrare eventuali richieste di soccorso.

 

 

Manfredonia, 11 Luglio 2017

Sicurezza in mare 1Notevole successo ha riscosso questa mattina la Giornata Nazionale dedicata alla Sicurezza in Mare, edizione 2017, organizzata dalla L.N.I (Lega Navale Italiana), sezione di Manfredonia, presieduta dal dinamico Arch. Donato D’Andrea. La bella quanto interessante iniziativa, come per gli anni scorsi, è stata patrocinata dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, in collaborazione con il Comune di Manfredonia, con il 118 ASL/FG Dipartimento Emergenza Urgenza, con la Guardia Costiera Ausiliaria e con il Centro Cultura del Mare A.P.S.. L’evento, al quale hanno aderito molte scolaresche della città e in particolare gli alunni dell’Istituto Tecnico Nautico, si è svolto in due tempi. La prima parte presso l’ampia sala della sede della Lega Navale Italiana in viale Miramare e la seconda in mare, con simulazioni di salvataggio. Numerosi e di spicco gli ospiti intervenuti che, ognuno per le proprie competenze, hanno illustrato ai presenti quanto sia importante, in particolare per gli adolescenti, avere un sano e responsabile rapporto con il mare nelle sue molteplici accezioni. L’ins. Libera Disanti, componente il Consiglio direttivo della LNI, in qualità di moderatrice, nella sua breve quanto incisiva prolusione, dopo aver porto il saluto ai graditi ospiti e al pubblico presente, ha sottolineato le finalità dell’incontro odierno, mirante alla presa di coscienza e alla divulgazione delle norme basilari sulle quali si fonda il corretto utilizzo del mare per la tutela della propria e dell’altrui incolumità, in uno alla difesa dell’ambiente.

Sicurezza in mare 2Nel suo indirizzo di saluto alle autorità e a quanti hanno reso possibile la realizzazione dello straordinario evento, in brevi linee, l’arch. D’Andrea, ha illustrato le finalità della LNI che non è un sodalizio, bensì un ente di diritto pubblico, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica al quale sono affidati compiti ben precisi e, nello specifico l’amore per il mare e la tutela dell’ambiente marino e la sicurezza in mare. Subito dopo sono intervenuti: Alberto Tricarico, presidente regionale Protezione Civile della Guardia Costiera, il Com.te in 2a della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Manfredonia, C.C. (CP) Luigi Spalluto, il STV (CP) Dario Nicosia, il dott. Michele Fattibene, direttore Area Emergenza-Urgenza dell’ASL FG, il Lgt (CP) Umberto Leone, Gianni Di Pietro del Corpo Ausiliare della Protezione civile della LNI e l’avv. Innocenza Starace, assessore all’Ambiente del Comune di Manfredonia. Subito dopo, le varie simulazioni di soccorso in mare, nella loro spettacolare drammaticità. A conclusione, il C:V:(CP) Antonio Catino, Capo Servizio Operazioni della Direzione Marittima di Bari ha espresso il vivo ringraziamento agli organizzatori e operatori del soccorso in mare per l’ottima riuscita della manifestazione dando prova di coraggio e tanta professionalità.

Matteo di Sabato

 

Fonte: Manfredonianews

La Lega  Navale Italiana, sezione di Manfredonia, anche quest’anno, con il patrocinio del Comune di Manfredonia, promuove e organizza, Venerdì 26 maggio 2017 alle ore 9.00, la “Giornata Nazionale della Sicurezza in Mare 2017” in collaborazione con la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, con il 118 ASL/FG Dipartimento Emergenza Urgenza, con la Guardia Costiera Ausiliaria e con il  Centro Cultura del Mare A.P.S.

La manifestazione  si propone di responsabilizzare i ragazzi, di educarli ad un sano rapporto con il mare nelle sue varie dimensioni.

Inoltre, ha la finalità di sensibilizzarli sul corretto utilizzo del mare e delle spiagge, rendendoli al contempo edotti sulle principali norme da osservare a tutela della pubblica incolumità e in difesa dell’ambiente.

E’ importante divulgare la cultura del mare, soprattutto in una città come la nostra, con naturale vocazione marittima.

 

Presidente della L.N.I sez. di Manfredonia

Arch. Donato D’Andrea

mappa energas manfredoniaSarebbe dovuta essere la conferenza dei servizi decisoria quella svoltasi il 13 aprile scorso presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e relativa alla realizzazione del deposito costiero di gas proposto a Manfredonia dalla società Energas.

Probabilmente per qualcuno la decisione era ormai scontata, ma il dado non è stato tratto e la conferenza si è conclusa con una sospensione del procedimento e l’aggiornamento dell’incontro.

Presso il MISE erano presenti la Regione Puglia, il Comune di Manfredonia ed i delegati della società proponente.

Il Comune di Manfredonia è stato rappresentato dal Sindaco, Angelo Riccardi, dall’Assessore all’Ambiente, Innocenza Starace, dal Capo di Gabinetto, Luigi Ardò e dal Dirigente dei settori Urbanistica ed Ambiente, Antonello Antonicelli.

Nel corso della riunione il Comune di Manfredonia ha rappresentato la ferma e convinta contrarietà alla realizzazione dell’impianto espressa sotto il profilo politico e tecnico. Contrarietà supportata da oggettivi dati che hanno creato un empasse nella seduta, costringendo ad un aggiornamento.

Per gli aspetti di natura politica, il Sindaco ha richiamato e depositato in atti le plurime deliberazioni del Consiglio Comunale con le quali è stata espressa la volontà di non realizzare l’impianto e rammentato al Ministero dello sviluppo economico gli esiti del referendum consultivo tenutosi a Manfredonia il 13 novembre 2016, con il quale la cittadinanza ha espresso, a stragrande maggioranza, la propria contrarietà alla installazione del deposito costiero. Esito evidenziato e riportato all’attenzione anche dalla Regione Puglia che ha dichiarato che non potrà non tenere conto della volontà della popolazione di Manfredonia.

Per quanto concerne gli aspetti di natura tecnica, il Comune ha evidenziato le seguenti criticità:

  • Sotto il profilo urbanistico:il Comune si è già espresso negativamente in ordine alla conformità urbanistica degli interventi proposti per le motivazioni alle quali si rimanda. In particolare, l’area sulla quale si vuole insediare lo stabilimento, è interessata dalla presenza di SIC/ZPS per le quali è stata nel passato avviata una Procedura di Infrazione Comunitaria, poi archiviata. Inoltre nell’area DI49 non è possibile installare l’impianto proposto poiché in contrasto con le vigenti Norme Tecniche Attuative del PRG.
  • Sotto il profilo paesaggistico: allo stato non risulta definito quanto richiesto dal Comune circa l’accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’art.91 delle NTA del PPTR, già richiesto con nota prot. n.23947 del 01.07.2015. in buona sostanza, non pare essere stata acquisita l’Autorizzazione Paesaggistica, ai sensi del d.lgs.42/04, necessaria per la realizzazione dell’impianto e finanche per la chiusura della conferenza dei servizi decisoria attivata da parte del Ministero.
  • Sotto il profilo della sicurezza:il Comune ha contestato l’analisi effettuata dal Comitato Tecnico regionale ai fini del rilascio del Nulla Osta di Fattibilità, da esprimersi ai sensi della legge Seveso, in quanto condotta sul solo “deposito di stoccaggio”, per quel che riguarda gli effetti diretti, e non sul complesso industriale nella sua interezza (deposito, gasdotto, terminale, raccordo ferroviario). A parere del Comune (e del Ministero dell’Ambiente che ha rilasciato il provvedimento favorevole di VIA con prescrizioni) è necessario estendere l’analisi al complesso industriale nella sua interezza.

Alla luce di quanto elencato, il Comune ha confermato il parere negativo alla realizzazione dell’impianto ed ha chiesto alla conferenza dei servizi di fare altrettanto.

Visti gli incontrovertibili elementi di novità apportati nel corso della conferenza dei servizi da parte dei rappresentanti istituzionali del Comune, il Ministero dello sviluppo economico ha deciso di condurre opportuni approfondimenti su quanto emerso riservandosi ogni determinazione.

Il Sindaco, il Dirigente e la delegazione del Comune sipontino hanno tenuto dunque fede al mandato conferito dal Consiglio comunale e dai cittadini di Manfredonia, contrastando, con ogni motivazione, il rilascio dell’autorizzazione unica da parte del Ministero dello sviluppo economico.

“Dopo gli atti di amministrazione attiva, il ricorso al TAR contro il provvedimento favorevole di VIA da parte del Ministero dell’ambiente e l’esposto presentato presso la Commissione Europea contro la realizzazione dell’impianto Energas, abbiamo aggiunto un altro tassello contro la scellerata ipotesi di realizzare un impianto di deposito costiero di gas a Manfredonia, in una zona caratterizzata da importanti elementi di pregio ambientale ed ecologico” , così il commento del Sindaco Riccardi.

 

Fonte: Manfredonianews

SEQUESTRO PESCE CARABINIERI - GUARDIA COSTIERA MANFREDONIA

Nel prime ore dell’odierno pomeriggio i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia e della Compagnia Carabinieri di Manfredonia, nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dell’ambulantato abusivo di prodotto ittico e nello specifico di un ambulante che sostava nei pressi di un noto distributore di benzina in Via G. Di Vittorio, hanno svolto un’ennesima azione di repressione della commercializzazione illegale di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione nella città di Manfredonia, effettuando un sequestro di pescato commercializzato sulla pubblica via in assoluto dispregio di qualsivoglia disposizione di carattere igienico-sanitario.
In particolare sono stati sequestrati circa 50 Kg di prodotto ittico di varia specie (cefali, pesce serra, spigole, orate, calamari, alici ed infine ‘’bianchetto’’), in quanto detenuto e commercializzato in violazione dell’art. 5 lett. b) della Legge n°283/62.
Ed inoltre è stato elevato all’uopo all’ambulante un Verbale di sequestro amministrativo ed affidamento in custodia del veicolo, in epigrafe citato, ai sensi dell’art. 213 del C.d.S per accertata violazione dell’art. 193/2 del predetto codice con ulteriore annesso sequestro del banchetto adibito alla vendita abusiva del prodotto ittico .
Il pescato, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal medico del Servizio Veterinario dell’ASL FG Area B – Distretto di Manfredonia e su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia, è stato destinato al rigetto in mare in quanto dichiarato prodotto alimentare insalubre, quindi non destinabile al consumo umano.
Il soggetto ritenuto responsabile della violazione penale sopracitata é stato prontamente deferito alla competente Autorità Giudiziaria.
L’attività di repressione posta in essere dagli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera sipontina contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici proseguirà anche nei prossimi giorni, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori.

Manfredonia, 21 Marzo 2017

Sequestro bianchetto

Nella giornata di oggi, alle prime luci dell’alba, i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia hanno svolto un’ennesima ed efficace azione di repressione del trasporto e commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura nella città di Manfredonia, effettuando un consistente sequestro di pescato al di sotto della taglia minima durante un posto di controllo presso Via G. Di Vittorio.
Nello specifico sono stati sequestrati circa 100 (cento) Kg di novellame di sarde ed alici (comunemente noto come “bianchetto”) pronti per essere immessi sul mercato ittico.
Si precisa che tale violazione è stata depenalizzata dall’art. 39 della Legge n° 154 del 28 luglio 2016 recante modifica al D.LGS 04/2012 e quindi si è proceduto ad elevare di una sanzione amministrativa pari a 12.000 euro e al relativo sequestro.
Un’operazione in favore della tutela del mare, per scoraggiare chi ancora pratica la pesca di pesci allo stato neonato che sono un’ importante anello della catena alimentare marina, in quanto favorisce la crescita di altre specie cosiddette pelagiche (di profondità e di più grosse dimensioni). Il risultato dell’operazione è da attribuire alla capacità investigativa degli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia, che ormai da tempo effettuano appostamenti in vari luoghi della città.
Il pescato, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal medico del Servizio Veterinario dell’ASL FG Area B – Distretto di Manfredonia e su disposizione del Comando della Capitaneria di Porto, è stato destinato alla distruzione mediante rigetto in mare, in quanto dichiarato prodotto alimentare del tutto privo di documenti attestanti la rintracciabilità dello stesso prodotto ittico, e quindi non destinabile al consumo umano.
L’attività di repressione posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera sipontina contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura proseguirà incessante anche nei prossimi giorni in mare e a terra, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori.
Manfredonia, 06 Marzo 2017
C.F. (CP) Nicola LATINISTA

sequestro-bianchetto

Alle prime luci dell’alba i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia hanno svolto un’efficace azione di repressione della commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura nella città di Manfredonia, effettuando un consistente sequestro di pescato al di sotto della taglia minima pronto per essere immesso sul mercato.
In particolare sono stati sequestrati circa 350 (trecentocinquanta) Kg di novellame di sarde ed alici (comunemente noto come “bianchetto”), in quanto detenuto in violazione dell’Art. 10, comma 2, del D.Lgs. n°04/2012.
Un’operazione in favore della tutela del mare, per scoraggiare chi ancora pratica la pesca di pesci allo stato neonato che sono un’ importante anello della catena alimentare marina, in quanto favorisce la crescita di altre specie cosiddette pelagiche (di profondità e di più grosse dimensioni). Il risultato dell’operazione è da attribuire alla capacità investigativa degli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia, che ormai
da tempo effettuano appostamenti in vari luoghi della città.
Il pescato, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal medico del Servizio Veterinario dell’ASL FG Area B – Distretto di Manfredonia e su disposizione del Comando della Capitaneria di Porto, è stato destinato alla distruzione mediante rigetto in mare, in quanto dichiarato prodotto alimentare del tutto privo di documenti attestanti la rintracciabilità dello stesso prodotto ittico, e quindi non destinabile al consumo umano.
L’attività di repressione posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera sipontina contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura proseguirà incessante anche nei prossimi giorni in mare e a terra, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori.

Manfredonia, 23 Febbraio 2017

“Lannes usa parole che un giornalista serio non si perirebbe di fare”

De lucajpgManfredonia. ”Nel 1920 in Germania sorse un’organizzazione che denunciava la teoria della relatività come una manifestazione di un complotto ebraico per corrompere il mondo. L’organizzazione prese in affitto la sala della Filarmonica di Berlino per tenervi una dimostrazione contro Einstein e la sua teoria, e il fisico andò ad assistervi. Preso posto in un palco, aveva l’aria di divertirsi un mondo. Alle asserzioni più assurde degli oratori lo si vedeva ridere di cuore e applaudire con ironia. Se, come come dice Ghandi, la critica salutare, ben informata ed equilibrata è l’ozono della vita pubblica, la disinformazione è un’arma di distruzione di massa.

Nel caso del consigliere Italo Magno, lui e il suo accolito complottista Gianni Lannes stanno creando sul tema ENERGAS danni peggiori della stessa malaugurata e denegata ipotesi di un suo insediamento: la formazione di un clima di sfiducia e sospetto nelle istituzioni nei cittadini anche quando l’unione fa davvero la forza.

Lo pseudo giornalista investigativo (pseudo per l’uso spregiudicato di fonti inesistenti) Lannes usa parole che un giornalista serio non si perirebbe di fare: forse, sembra, non a caso… Leggete questo passo da ENERGAS menzogne istituzionali. “L’atto sembra teso a saggiare l’eventuale reazione della autorità europee allo svincolo (Sic e Zps) in località Santo Spiriticchio, dove l’Energas intende realizzare il gigantesco impianto di gas a petrolio liquefatto. Non a caso la stessa giunta comunale con due atti deliberativi e due determinazioni tecniche a firma dell’ingegner Antonicelli, sta orientando l’amministrazione comunale verso l’esclusione dell’area DI49 dai vincoli di protezione e salvaguardia ambientale… Angelo Riccardi ha forse lucrato un viaggio inesistente per gettare fumo negli occhi di cittadine e cittadini?”.

Magno afferma in un post che “basta leggere attentamente le carte” per valutare il doppio gioco dell’amministrazione comunale sul caso ENERGAS. Io l’ho fatto.
A partire dalla delibera di consiglio comunale di variante al PIP n.5 del 17/3/15 alla delibera n.15 del 15/4/15 di proposte programmatiche per l’adeguamento dello strumento urbanistico comunale in cui si afferma (pagg.137 e ss.) che è necessario: “…riconoscere i valori reali e attuali delle aree, valorizzare le caratteristiche e le potenzialità e rivedere la datata destinazione produttiva per un ritorno ad usi agricoli di qualità.”

Se si sa “leggere attentamente le carte” si capiscono i motivi della delibera di giunta 93 del 5/5/16 che da incarico ad uno studio di porre accertamenti di campo per “aggiornare il quadro conoscitivo delle presenze di habitat e specie nelle aree PIP, DI 46 e DI49 anche ai fini di una eventuale richiesta di esclusione dal sito Natura 2000″.
La scellerata scelta di ubicare una zona industriale all’interno del sito Natura porta ancora oggi problemi di gestione dell’area. Basta leggere la determinazione dirigenziale 4 della Regione Puglia del 12/1/17 che ha posto un numero elevatissimo di prescrizioni per attuare la variante PIP. Risulta, pertanto, chiaro e legittimo aver richiesto uno studio per provare a richiedere lo stralcio della zona già edificata DI46 dal sito Natura 2000. Risulta altrettanto chiaro e legittimo aver chiesto uno studio per stralciare dal prossimo PUG la zona non edificata DI49 e su cui Energas vuole porre i suoi artigli, ritrasformandola da industriale ad agricola.

Il tutto con buona pace dei disinformatori di professione o di quelli eletti dal popolo.

Come Einstein applaudiamo con ironia alle loro tesi assurde: le scie chimiche lasciate dagli aerei, gli UFO ad AREA 51, i vaccini che provocano l’autismo ed infine il doppio gioco dell’amministrazione comunale nella lotta contro ENERGAS”.

(A cura di Alfredo De Luca, Manfredonia 03.02.2017)

 

Fonte: Statoquotidiano

L’onorevole Michele Bordo e il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi incontrano la viceministra allo Sviluppo economico Teresa Bellanova.

Comune-Manfredonia-logo“Il Governo si atterrà a quanto deciso dalle comunità locali, rispettando innanzitutto la volontà espressa dai 27.000 cittadini di Manfredonia con il referendum del 13 novembre scorso”. Lo affermano l’onorevole Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, e il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi all’esito dell’incontro avuto nella giornata di venerdì 25 novembre con la viceministra allo Sviluppo economico Teresa Bellanova.
All’appuntamento con la Bellanova si è giunti dopo il colloquio avuto con il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, al termine della manifestazione svoltasi a Foggia, e dopo uno scambio di sms tra l’onorevole Bordo e lo stesso Renzi, con i quali il premier ha ribadito che il Governo, sulla vicenda Energas, “farà tutto ciò che serve per assecondare la scelta dei cittadini”.
“La viceministra Bellanova – continuano Bordo e Riccardi – ha confermato questo orientamento e assicurato che, qualora nella Conferenza di servizi decisoria venissero confermati il parere negativo espresso dal Comune di Manfredonia e la mancata intesa con la Regione Puglia, il Governo non potrà che attenersi e rispettare tali volontà”.
“Come abbiamo sempre sostenuto – concludono onorevole e sindaco – il referendum popolare e la straordinaria partecipazione al voto dei cittadini sono stati determinanti per giungere a questo risultato importantissimo per il futuro di Manfredonia e del nostro territorio”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia (FG)