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Porto di Manfredonia - Vista completa

Porto di 1^ classe

porto commerciale
Porto commerciale Foto: Giovanni Simone

Il "Porto Commerciale" (denominato "bacino bassi fondali") é situato in prossimità del centro cittadino con funzione prevalentemente di porto peschereccio.

E' protetto da due moli a gomito:
- il Molo di Ponente, orientato a SE, lungo 900 metri e largo 50 metri, tutto banchinato, riservato a traffico commerciale;
- il Molo di Levante orientato a S, lungo 925 metri e largo da un minimo di 25 metri ad un massimo di 40 metri, riservato all'ormeggio di pescherecci.

Nella zona centrale é situato il molo trapezoidale orientato a ENE, lungo 80 metri e largo in testata 38 metri. E' ubicato a 120 metri dalla radice del molo di ponente. Mentre la banchina di tramontana si estende parallela alla città per 445 metri.

Attualmente é possibile l'ormeggio delle imbarcazioni da pesca lungo il Molo di Levante, lungo la banchina di tramontana e, a mezzo di gavitelli, nello specchio acqueo antistante la banchina stessa nonchè in corrispondenza della banchina trapezoidale e del primo tratto del molo di ponente.

La nautica da diporto, invece, trova posto in prossimità della banchina di tramontana, nello specchio acqueo antistante la zona adibita a cantieristica navale, a mezzo di pontili galleggianti in concessione a privati e nella darsena alla radice del Molo di Ponente.

Il traffico passeggeri (con unica attuale direzione Manfredonia-Tremiti a carattere stagionale) é localizzato sulla banchina trapezoidale, alla radice del Molo di Ponente.

Il traffico commerciale utilizza le banchine costituenti la parte terminale sia del Molo di Levante che di quello di Ponente che, per il mancato dragaggio, non é più nelle condizioni di consentire l'attracco a navi con pescaggio superiore a 5 metri. Consente l'attracco di navi fino a 35.000 tonnellate e ha un utilizzo esclusivamente commerciale a servizio dell'attigua area industriale.

Lo specchio d'acqua impegnato é di circa 532.000 mq.

Fonte: www.autoritaportualemanfredonia.com

Venti predominanti: Greco – Levante – Scirocco.
Traversia: venti da Sud e SW che provocano risacca.

Fari e Fanali:

Faro a lampi bianchi, portata 23 miglia, periodo 5”, ubicato radice molo di Levante. Fasi: 0.2"(lampo) - 4,8"(eccliss)
Tipo di segnalamento Faro a ottica rotante - alimentazione rete elettrica.
Coordinate Latitudine 41° 37,7´ N Longitudine 15° 55,4´ E.

Fanale a lampi verdi, periodo 3”, portata 7 miglia sulla testata del molo di Levante.
Tipo di segnalamento Fanale a luce ritmica - alimentazione rete elettrica.
Coordinate Latitudine 41° 37,2ʹ N Longitudine 15° 55,5´ E

Fanale a lampi rossi, periodo 3”, portata 7 miglia, sulla testata del molo di Ponente.
Tipo di segnalamento Fanale a luce ritmica – alimentazione rete elettrica.
Coordinate Latitudine 41° 37,3´ N Longitudine 15° 55,3´ E


Informazioni dettagliate
molo alti fondali
Molo alti fondali Foto: Giovanni Simone

Il Bacino Alti Fondali (denominato "Porto Isola - Alti Fondali") ubicato circa 2 km più a nord del centro abitato e del porto commerciale, si colloca nella parte più interna del Golfo di Manfredonia. Costruito tra il 1971 ed il 1978 dalla Cassa per il Mezzogiorno, é stato gestito dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Foggia per gli usi dell'ex stabilimento Enichem-Anic.

Il Porto Isola, con fondali minimi di 10 metri, consente l'attracco di navi fino a 35.000 tonnellate e ha un utilizzo esclusivamente commerciale a servizio dell'attigua area industriale. E' direttamente collegato con l'area "ex Enichem", attualmente in fase di reindustrializzazione e, tramite strada extra-urbana, alla zona industriale di Manfredonia posta lungo la S.S. 89 che collega Manfredonia a Foggia. Entrambe le zone fanno parte del "Contratto d'Area di Manfredonia". Nell'area retroportuale é, inoltre, situato uno scalo ferroviario che si connette direttamente sulla tratta Manfredonia-Foggia.

Collegato alla terraferma da un pontile di approccio della lunghezza di circa 2.120 metri e della larghezza di 10,3 metri, é difeso a levante da una diga frangiflutti a gomito di oltre 950 metri ed a ponente da una banchina sottoflutto di circa 300 metri.

Lo specchio d'acqua impegnato é di circa 140.000 mq. Alla radice del pontile di approccio, verso ponente, era collocato un piccolo bacino per lance di servizio.

Il porto è dotato di cinque banchine e di un accosto per navi realizzato lungo il pontile di approccio.

Le banchine denominate A1, A2, A3, A4 sono riservate esclusivamente alle navi che effettuano operazioni di carico e scarico delle merci secche e liquide non pericolose. La banchina A5 é destinata esclusivamente alle navi che movimentano materiali liquidi e gassosi pericolosi. C'é anche un attracco ausiliario per navi cisterna, collocato alla progressiva 450 del pontile di approccio. Le lunghezze di attracco sono di circa 300 metri per ciascuna banchina.

Coordinate Latitudine 41° 36ʹ051" N Longitudine 15° 56´ 056" E

Fonte: www.autoritaportualemanfredonia.com

Informazioni dettagliate
scalo turistico
Porto turistico Fonte: www.marinadelgargano.it

Situata nel Golfo di Manfredonia e adiacente al centro storico, la Marina del Gargano è il nuovo porto turistico dell'Adriatico, in grado di ospitare in transito e in maniera stanziale per tutte le stagioni imbarcazioni e super yachts fino a 60 metri.

Lo scalo offre 747 posti barca per 270.000 mq di superficie totale. I pontili sono muniti di finger e mini finger di collegamento. I fondali vanno dai 2,50 metri ai 6,50 metri. L’area shopping e relax conta 80 attività, compresa anche una piscina.

Incomparabile per posizione strategica e sicurezza meteomarina, fondali e qualità dei servizi, la Marina del Gargano costituisce un esclusivo polo d’attrazione e incontro per turisti e diportisti che vogliono visitare, vivere e godersi il nostro Promontorio del Gargano, o intraprendere itinerari e vacanze verso le vicine località internazionali quali la Croazia, la Grecia, e tutto il versante adriatico del Mediterraneo.

La marina è aperta dal 18 luglio 2013.

Le Prestigiose Peculiarità della Marina:

- 700 posti barca da 8 mt a 60 mt;
- Pontili con finger e minifinger Ingemar certificati RINA;
- Fondali da min. 2,50 mt a 6,00 mt;
- Cantiere Navale con Travel Lift 130 Ton;
- Bunkeraggio e carburante SIF;
- Pump Out e Banchina Security;
- Yacht Club e Base Nautica;
- Fruibile in tutte le stagioni dell'anno;
- Attività e Servizi commerciali (ristoranti, bar, parafarmacia, tabacchi, edicola, bancomat, ...);
- Accesso ai pedoni con Passeggiata Panoramica Sopraelevata;
- Adiacente al centro storico ed al Lungomare del Sole;
- Mobilità Sostenibile: Golf Cars;
- Ampio parcheggio pubblico;
- Confortevole, Meteo Sicura;
- Rimessaggio Coperto;
- Locali Deposito e Posti Auto numerati.

Fonte: www.marinadelgargano.it

Cantieri Navali Sipontini

Cantiere navale F.lli Rucher
Cantiere navale F.lli Rucher Foto: Giovanni Simone

Il porto sipontino nell’antichità costituiva un centro commerciale abbastanza importante dell’Adriatico; offriva un riparo sicuro alle numerose imbarcazioni che vi ormeggiavano, per il carico e lo scarico delle merci, era anche base di partenza per i crociati diretti alla Terra Santa.

L’attività mercantile e portuale sviluppatasi nel periodo angioino-aragonese richiedeva in loco maestranze esperte nella costruzione e riparazione di imbarcazioni.

Le fonti documentarie (Registri della Cancelleria Angioina) ci tramandano notizie sulle origini antichissime dei nostri cantieri che si fanno risalire alla seconda metà del XIII secolo.

Cantiere navale Coop. Rucher
Cantiere navale Coop. Alfredo Rucher
Foto: Giovanni Simone

Nella memoria dei sipontini affiora il ricordo dell’esistenza di alcuni maestri d’ascia che, fin dalla prima metà del 1800, hanno continuato a tener in vita l’antico e suggestivo mestiere dei maestri d’ascia.

Vanno menzionati i Colaianni, i Prencipe, i Barbone, i Fortunato e i Rucher; venivano realizzati manufatti quali trabaccoli, paranze, lance, ecc... ormai sostituiti dai moderni motopescherecci. Attualmente sono ancora in attività 3 cantieri navali: Fratelli Rucher, Cooperativa “Alfredo Rucher”, situati presso la Cala dello Spuntone e di Michele Guerra & Ernesto Castigliego, ubicato presso la spiaggia Diomede. Purtroppo, altri due cantieri hanno cessato la loro attività artigianale: Teodoro & Antonio Fortunato e Antonio Berardinetti & Figli.

Cantiere navale F.lli Rucher
Cantiere navale Michele Guerra & Ernesto Castigliego Foto: Giovanni Simone

La cantieristica navale sipontina sta attraversando un periodo di crisi, imputabile, da un lato, ad un aumento sconsiderato delle materie prime necessarie alla costruzione dei motopescherecci, e, dall’altro, alla grave crisi soprattutto degli operatori della piccola pesca che non permette, per molteplici cause tra cui la riduzione del pescato, l’aumento continuo del carburante e le restrizioni imposte dalle nuove normative Europee, di ottenere un giusto profitto tale da portare ad un rinnovamento della flotta peschereccia.

A dimostrazione di quanto sopra, vi è un dato incontrovertibile: la flotta peschereccia sipontina, costituita, più di quindicina di anni fa, da circa 470 imbarcazioni, attualmente è ridotta a circa 200 unità.

Un ben augurante invito ai rappresentanti delle Istituzioni perchè, detentori di specifiche prerogative, tutelino e valorizzino un patrimonio che ha dato lustro alla nostra città.

Fonte: Giovanni Simone - Tratto da "Immagini di Vita e di Storia" di Matteo Losciale
vecchio mercato ittico
Ex mercato ittico Fonte: comune.manfredonia.fg.it

Storia del mercato ittico

Il Comune di Manfredonia acquistava nel 1903 dal demanio dello Stato una porzione triangolare di suolo nelle vicinanze dell’attuale Largo Diomede.

Successivamente in seguito alla necessità dell’incremento dell’attività commerciale del pescato veniva richiesto altro suolo demaniale per la realizzazione di una struttura per la vendita all’ingrosso.

Asta ex mercato ittico
Asta ex mercato ittico

Fu così che nel 1929 nacque il mercato ittico, completato nel 1935 e ristrutturato nel 1996. Infine, nel 2004 la sede del mercato ittico venne trasferita nella zona retrostante la banchina di tramontana.

Attività svolte

Il mercato ittico di Manfredonia è un mercato alla produzione gestito da un Consorzio. Ha ottenuto il riconoscimento CE definitivo dal 1998 per la sala d’asta.

Le specie di prodotti ittici sono innumerevoli con una prevalenza di: polpi, seppie, merluzzi, scampi, triglie, suri, moscardini, gamberi, bianchetto, rossetto, calamari, totani, pannocchie, alici, sarde e totani.

L’attività prevalente del Mercato Ittico è rappresentata dalla commercializzazione dei prodotti ittici all’ingrosso.

nuovo mercato ittico
Nuovo mercato ittico Foto: Giovanni Simone
Asta nuovo mercato ittico
Asta nuovo mercato ittico Foto: Giovanni Simone

I servizi connessi alla gestione del mercato sono, a titolo esemplificativo:
- direzione di mercato;
- servizio d’asta;
- bollettazione;
- pesatura;
- facchinaggio;
- servizi amministrativi e di contabilità;
- produzione ghiaccio;
- pulizia;
- cassettame;
- custodia del fabbricato e dell’area scoperta , per la parte in concessione ;
- manutenzione ordinaria degli impianti ed attrezzature di mercato;
- manutenzione ordinaria degli immobili concessi;
- altre attività complementari e funzionali al servizio legate alla filiera della pesca e del mare.

Fonte: www.comune.manfredonia.fg.it

Pescherecci cala diomede
Fonte: www.comune.manfredonia.fg.it

La pesca professionale esercitata dai pescatori Sipontini è l’attività di cattura e prelievo a fini economici.

Le attrezzature utilizzate dai nostri pescatori sono molto diverse, ideate e migliorate nel corso dei secoli e adeguate alla caratteristiche delle specie da catturare.

Esistono attrezzi che devono essere calati in profondità per le specie che vivono a stretto contatto con il fondo, come naselli, triglie, scampi, polpi e seppie.

Alcune reti sono realizzate ed armate per pesci pelagici, come alici e sardine, quindi sono manovrate dai pescatori in modo da non agire sui fondali.

La tecnologia ha migliorato e aiutato i pescatori nel rendere più efficace l'attività di pesca. Sonar ed ecoscandagli hanno aumentato la possibilità di individuare i banchi, facendo risparmiare ai pescatori tempo, fatica e, quindi, denaro.

Nonostante ciò, dal 1995 a oggi il numero dei pescherecci è diminuito di oltre il sessanta per cento. A tale situazione si aggiunge quella delle diminuite potenzialità di pesca e del relativo reddito.

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Servizio Navale

motovedetta carabinieri
Motovedetta d'altura Foto: Giovanni Simone

Le Unità navali in dotazione ai Comandi Provinciali ed ai Comandi di Compagnia vengono classificate, sulla base delle loro caratteristiche tecniche, in:
- Motovedette d'altura
- Motovedette costiere
- Motovedette lagunari

Esse hanno compiti di:
- pattugliamento lungo le coste e le acque interne, al fine di prevenire e reprimere le violazioni relative alle norme sulla navigazione da diporto, sulla pesca e sull'inquinamento;
- appoggio ed assistenza ai carabinieri subacquei;
- soccorso in occasione di sinistri;
- traduzioni per mare, sui laghi. sui fiumi e sui canali;
- collegamenti con i Comandi dell'Arma dislocati nelle isole, in caso di interruzione dei servizi civili di linea;
- trasporto di Ufficiali Comandanti e magistrati.
Allo scopo di consentire al personale del Servizio Navale dell'Arma di operare in circostanze particolari, ove non è possibile intervenire con le unità tradizionali per motivi legati alle condizioni orografiche (bassi fondali, coste ripide e scoscese, mancanza di approdi), gli equipaggi delle motovedette dislocate nelle zone più impegnate operativamente sono stati dotati di battelli pneumatici a carena rigida (tra questi lo "STHINGER"), quali strumenti integrativi delle capacità dell'unità stessa, con cui si da anche l'appoggio di superficie ai subacquei.

Fonte: www.carabinieri.it

I compiti

Il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera è un Corpo della Marina Militare che svolge compiti e funzioni collegate in prevalenza con l'uso del mare per i fini civili e con dipendenza funzionale da vari ministeri che si avvalgono della loro opera: primo fra tutti il Ministero delle Infrastutture e dei Trasporti che ha "ereditato" nel 1994, dal Ministero della Marina Mercantile, la maggior parte delle funzioni collegate all'uso del mare per attività connesse con la navigazione commerciale e da diporto e sul cui bilancio gravano le spese di funzionamento.

Le principali attività

motovedetta guardia costiera
Motovedetta Guardia Costiera Foto: Giovanni Simone

Ricerca e soccorso in mare (SAR), con tutta l’organizzazione di coordinamento, controllo, scoperta e comunicazioni attiva nelle 24 ore che tale attività comporta.

Sicurezza della navigazione, con controlli ispettivi sistematici su tutto il naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, attività di Port State Control, anche sul naviglio mercantile estero che scala nei porti nazionali e maritime security, una combinazione di misure preventive dirette a proteggere le navi e gli impianti portuali contro le minacce di azioni illecite intenzionali (Reg. EU 725/2004) ed al miglioramento della sicurezza marittima nei porti (Dir. EU 2005/65 e D.Lgs 6 Novembre 2007, n. 203).

Protezione dell’ambiente marino, in rapporto di dipendenza funzionale dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, utilizzando sinergicamente a tal fine anche risorse (centrali operative, mezzi aereonavali, sistemi di controllo del traffico navale) già attivati per compiti di soccorso, sicurezza della navigazione e di polizia marittima.

Controllo sulla pesca marittima, in rapporto di dipendenza funzionale con il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali: a tal fine il comando generale è l’autorità responsabile del Centro Nazionale di Controllo Pesca e le Capitanerie effettuano i controlli previsti dalla normativa nazionale e comunitaria sull’intera filiera di pesca.

Amministrazione periferica delle funzioni statali in materia di formazione del personale marittimo, di iscrizione del naviglio mercantile e da pesca, di diporto nautico, di contenzioso per i reati marittimi depenalizzati.

Polizia marittima (cioè polizia tecnico-amministrativa marittima), comprendente la disciplina della navigazione marittima e la regolamentazione di eventi che si svolgono negli spazi marittimi soggetti alla sovranità nazionale, il controllo del traffico marittimo, la manovra delle navi e la sicurezza nei porti, le inchieste sui sinistri marittimi, il controllo del demanio marittimo, i collaudi e le ispezioni periodiche di depositi costieri e di altri impianti pericolosi.

Fonte: www.guardiacostiera.it

Servizio Aeronavale

motovedetta guardia di finanza
Motovedetta Guardia di Finanza Foto: Giovanni Simone

La Guardia di Finanza ha ridisegnato l'assetto del proprio comparto aeronavale prevedendo una suddivisione in componente alturiera ed una regionale.

La componente alturiera è costituita da cinque Gruppi Aeronavali ed un Gruppo di esplorazione aeromarittima, dotati di mezzi a grande capacità di scoperta.

Risponde alle nuove esigenze di controllo del Mediterraneo e delle sue "autostrade del mare", per la sicurezza degli scambi e contro il traffico di persone e di prodotti illeciti, stupefacenti anzitutto.

A questi fini, di concerto con il Ministero degli Interni, cerca la più stretta collaborazione con i Paesi rivieraschi, membri dell'Unione europea e gli altri comunque aperti allo sviluppo di una comune cornice di sicurezza.

La componente regionale svolge compiti di sicurezza nelle acque territoriali e di polizia economico-finanziaria, come tipici della Guardia di Finanza, nei confronti delle attività direttamente correlate al mare ed alla portualità.

La finalità è evitare che ci siano abusi nello sfruttamento delle aree demaniali (lido del mare soprattutto) e che le operazioni commerciali siano correttamente eseguite, a tutela dei consumatori e dei diportisti.

Fonte: www.gdf.gov.it