Vietiamo il frackingDalla Francia mi arriva la richiesta di sottoscrivere un comunicato stampa a nome di tutti i gruppi ambientali, contro le trivelle e contro il fracking, da mandare a Bruxelles ed in supporto degli attivisti di Balcombe, UK.

Il proposto testo e’ qui.

Per chi volesse sottoscrivere il tutto, basta solo farmelo sapere. Vanno bene tutti i gruppi ambientali, TAV, inceneritori etc, non solo petrolio.

Grazie mille.

Basta mettere nei commenti qui o su Facebook il proprio comitato o scrivermi (ma molto meglio mettere commenti)

Grazie a tutti.
MR

—-

La traduzione in italiano e’ qui:

“Per quasi un mese, i cittadini britannici si oppongono pacificamente, ma con determinazione, alla esplorazione per ricerca di idrocarburi in substrato roccioso (shale gas) a Balcombe, Sussex. Dopo una prima ondata di arresti, il 26 luglio, i gruppi francesi contro lo gas shale gas e il carbone hanno inviato una lettera a tutti i deputati europei, per esprimere la loro preoccupazione per una politica più più diffusa in Europa a passare con la forza o brutalità della polizia progetti che mettono a rischio la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini.

E’ considerato un segnale incoraggiante, che il Magistrate Court di Crawley abbia respinto, lo scorso Mercoledì 14 agosto, il divieto imposto agli arrestati da parte della polizia di tornare alla zona adiacente alla piattaforma di perforazione, al sito della manifestazione, e ai suoi dintorni.

Con questa sentenza, che accogliamo con favore, la Corte ha riaffermato il diritto di ogni cittadino britannico di manifestare. Tuttavia, certe accuse sono ancora pendenti contro diverse persone arrestate in Balcombe, tra cui quella di violare il Trade Union Labour Relations Act. Il loro processo è previsto per il 2 ottobre.

Oltre duemila persone sono venute a protestare contro la perforazione. Sono invece stati accolti da 400 agenti di polizia britannici venuti non a difendere gli interessi dei cittadini ma quelli della società Cuadrilla, che dopo un quindicina di giorni, ha potuto inziare le operazioni di perforazione. Va notato che l’unico rappresentante del partito dei Verdi in Gran Bretagna, Caroline Lucas, è stato portato via dalla polizia.

Gli attivisti francesi ed europei riaffermano il loro sostegno ai cittadini britannici che si sono mobilitati per difendere il loro ambiente e la loro qualità di vita.

Basandosi sul lavoro di molti scienziati, ricordiamo qui la nostra convinzione che il metano da scisti, in tutte le sue fasi, dal processo di estrazione alla distribuzione finale è un fattore aggravante dei cambiamenti climatici, e non puo’ essere in alcun modo considerato un’alternativa agli idrocarburi convenzionali, nel contesto di una transizione ecologica.

In generale, considerata l’assoluta autonomia di ciascun membro dell’Unione europea di scegliere il proprio mix energetico, chiediamo ai leader di tutti i paesi europei di avere come priorità quello di usare tutte le misure possibili per ridurre drasticamente il consumo di energia, educare le persone alla sobrietà, sviluppare le industrie locali di energia rinnovabile e mantenere la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini europei, la qualità delle acque, l’aria pulita e il bellissimo paesaggio.

Dall’Italia

Conalpa – Comitato Nazionale  Alberi e Paesaggio (Loreto, Teramo)
Costituente Parco Nazionale Costa Teatina (Fossacesia, Chieti)
ARCI Associazione Comitato Provinciale Chieti (Chieti)
ARCI Associazione Provinciale Vasto (Vasto, Chieti)
Associazione Ernesto Ragazzoni (San Giulio Orta, Novara)
Comitato per la difesa del patrimonio artistico e paesaggistico del Lago d’Orta (Novara)
Lupus in Fabula (Fano, Pesaro-Urbino)
Ravenna Virtuosa (Ravenna)
Rete di Cittadini Liberi (Foggia)
Comitato No Triv Ionio (Policoro, Matera)
Nuovo Senso Civico (Lanciano, Chieti)
Animalisti Italiani Onlus (Roma)
Comitato Ambiente e Sottosuolo (Modena)
Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni (Teramo)
Emergenza Petrolio Abruzzo (Pescara)
Gruppo No Triv Cento (Ferrara)
Comitato Tangenziale Senza Scorie Romagnano Sesia (Novara)
Associazione Apnea Pantelleria Onlus (Trapani)
Centro Studi Giuseppe Martella (Peschici, Foggia)
Associazione Civica Porta Nuova (Vasto, Chieti)
Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus (Cagliari)
Accademia della Ventricina (Scerni, Vasto)
Comitati Cittadini per l’Ambiente (Sulmona, L’Aquila)
Comitato No Petrolio (Tollo, Chieti)
Associazione Bed and Breakfast “Parco Maiella Costa Trabocchi” (San Vito, Chieti)
Associazione Profumo di Mare (Reggio Calabria)
Libero Comitato Centroemilia (Ferrara)
Mediterraneo No Triv (Policoro, Matera)
WWF Zona Frentana e Costa Teatina (Lanciano, Chieti)
CARP Novara Onlus – Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte (Novara)
No Scorie Trisaia (Rotondella, Matera)
Fondo Ambiente Italia – Delegazione di Vasto (Vasto, Chieti)
Associazioni Ambientaliste FOLGORE e DEMETRA (Trani)
Comitato Difesa Nostro Territorio (Carpignano Sesia, Novara)
Comitato Abruzzese del Paesaggio (Pescara)
No al progetto Eleonora (Arborea, Oristano)
WWF Basilicata (Potenza)
Comitato 5 Giugno (Lecco)
Associazione per la Tutela della Salute e dell’Ambiente di Basilicata (Potenza)
Movimento Ambientalista BAT Puglia (Trani)
Active Citizen (Roma)
Terra che ci appartiene (Gonnosfanadiga, Medio Campiano, Sardegna)
No Megacentrale (Guspini, Medio Campiano, Sardegna)
Centro Internazionale Crocevia (Roma)
No petrolio Alta Irpinia (Avellino)
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia (Cremona)
Associazione Ambiente e Salute di Correggio e San Martino (Reggio Emilia)

Fonte: dorsogna.blogspot.it

Chiarezza sul delfino di Foce Varano

Pubblicato il: 17 ago 2013 - Da Webmaster

Ogni anno sulle coste garganiche sono numerosi gli episodi di spiaggiamento di Cetacei sia morti che vivi.

A differenza di ciò che si crede, il mare Adriatico è un mare vivo e ospita da sempre questa Biodiversità unica e preziosa. Basti pensare alle raffigurazioni architettoniche o pittoriche che, nei secoli, hanno decorato le città mediterranee e che possono essere considerate come delle testimonianze storiche della presenza di questi mammiferi nei nostri mari.
Delfino FilippoIl territorio garganico rappresenta una nicchia ecologica peculiare che ha ospitato eventi straordinari per le loro caratteristiche, mai documentati nel resto del Mediterraneo. Basti pensare alla presenza, quasi decennale, del famoso delfino Filippo nel Golfo di Manfredonia. Tra i 91 casi registrati da sempre nel Mondo di lone-sociable dolphin, ossia delfini solitari che, per diverse cause, scelgono di trascorrere un’esistenza solitaria spesso a contatto con l’uomo.

Capodogli SpiaggiatiUn altro evento straordinario è stato lo spiaggiamento di 7 Capodogli (Physeter macrocephalus) sul litorale compreso tra i comuni di Cagnano Varano e Ischitella. Su questi giganti del mare si è sollevato molto rumore e diverse polemiche che, in realtà, sono state chiarite scientificamente già da diversi anni, a differenza di ciò che ancora si discute tra la gente comune ed anche tra chi, invece, studia l’ecosistema marino per professione.
Proprio questa vicenda ha evidenziato la necessità di creare una rete di professionalità specializzate per intervenire e studiare questi straordinari eventi. E’ stata istituita infatti una task force nazionale: CERT (Cetacean Emergency Response Team), nata dalla collaborazione tra Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, tra gli specialisti degli Istituti Zooprofilattici nazionali, le ASL e le Università di Medicina Veterinaria. Attraverso questa rete di gestione degli spiaggiamenti sul territorio italiano si è così riusciti a gestire l’importanza scientifica di questi episodi, raccogliendo dati diagnostici importanti per la ricerca in questo campo, intervenendo nel recupero e nel rilascio di animali in difficoltà e tanto altro.
Ciò che è successo pochi giorni fa a Foce Varano è la testimonianza di come ancora una volta, inspiegabilmente, eventi di spiaggiamento di Cetacei siano oggetto di equivoci e di interventi azzardati da parte di persone non autorizzate e non specializzate. Quello che accade nel territorio garganico si ripete da anni, nonostante esista l’intervento e la disponibilità degli esperti (come lo stesso Dott. Giovanni Muscarella, valido ed eccellente professionista della ASL di Foggia, e i responsabili della diagnostica dell’IZS di Puglia e Basilicata) e nonostante esistano protocolli ministeriali specifici di intervento per la salvaguardia di queste creature marine e per la sicurezza pubblica. L’episodio di Foce Varano è un chiaro esempio di bycatch, un termine che significa cattura accidentale e che rappresenta una tra le cause più comuni di decesso dei Cetacei in Adriatico. Il delfino vittima del bycatch era un Tursiope (Tursiops truncatus), una specie molto presente nell’areale garganico (lo stesso delfino Filippo apparteneva a questa specie), dove vive in maniera stanziale o stagionale a seconda della disponibilità trofica e delle complesse attività che caratterizzano la vita di questa specie (cura della prole, socializzazione, etc.). Probabilmente il Tursiope è rimasto intrappolato in una rete da pesca, episodio che causa in questi mammiferi uno stato di panico che li porta fino all’exitus per annegamento. Nella maggior parte dei casi, quando i pescatori ritrovano questi esemplari intrappolati morti nelle loro reti, invece di allertare la Guardia Costiera e, di conseguenza, tutta la task force nazionale per il recupero di dati scientifici essenziale per la ricerca in questo settore, li abbandonano in balia del mare. In questo caso probabilmente, il delfino trasportato a bordo è stato poi rimesso in mare assicurato per l’addome ad una corda. Le “ferite” presenti sul corpo dell’animale possono essere state causate: sia dal tentativo di divincolarsi dalla rete da parte dell’animale, sia dal trasporto dello stesso a bordo dell’imbarcazione da pesca, sia dal processo di decomposizione post-mortem (quest’ultimo aspetto è stato purtroppo l’unico evidenziato nell’articolo del 2 Agosto u.s.). La disposizione di una necroscopia e le indagini diagnostiche sulla carcassa, per lo stato di decomposizione dell’animale, potrebbero risultare difficili. La curiosità della gente, frequentemente, supera l’effettiva e concreta ricostruzione di un caso che, a causa di queste considerazioni, può non essere risolto, se non attraverso supposizioni, o può richiedere diversi mesi di indagini per le tempistiche e le complesse procedure di laboratorio.
I Cetacei sono specie protette a livello nazionale ed internazionale e il bracconaggio è un evento raro, se non ormai quasi inesistente. Ogni qual volta si incontra un Cetaceo spiaggiato, sia vivo che morto, l’unica cosa da fare come cittadini è allertare quanto prima possibile la Guardia Costiera al numero nazionale 1530, la quale attiverà la task force nazionale autorizzata all’intervento. Inoltre, bisognerebbe mantenersi distanti per motivi di sicurezza reciproca tra uomo e Cetaceo. Difatti, se l’animale fosse vivo la presenza e il contatto con l’uomo potrebbe ulteriormente aggravare le sue condizioni. Nella maggior parte dei casi a spiaggiare sono animali in difficoltà, spesso con patologie trasmissibili gravi e destinati al decesso. Chi crede di fare l’eroe e riporta l’animale in mare con manovre azzardate, non comprende la complessità del caso e mette in pericolo la vita dell’esemplare, esponendolo a stress, a contatti sconosciuti e a rumore, e, allo stesso tempo, mette in pericolo la propria stessa vita. In ugual modo bisogna comportarsi nel caso di ritrovamento di Cetacei spiaggiati morti. Avvicinarsi e toccare l’animale corrisponde ad esporsi a rischi sanitari e può far perdere dati importantissimi per la delicata e complessa ricerca scientifica in questo campo.
Bisogna ricordare che i Cetacei sono animali selvatici non abituati al contatto con l’uomo e trasportatori di diverse patologie, vista la loro vita pelagica.
In Italia abbiamo un esempio di eccellenze professionali in questo settore, che hanno dedicato la loro vita allo studio e alla salvaguardia di queste specie. Un modello di rete di intenti e di professionalità unico in Europa. Il rispetto di queste straordinari mammiferi marini parte proprio dalla consapevolezza di mettere da parte la propria visione antropocentrica, spesso spinta da
curiosità irresponsabile e da compassione, per lasciare lavorare gli esperti del settore qualificati e autorizzati nell’intervento e nel recupero di dati scientifici inestimabili relativi a questi episodi.
Associazioni come il Centro Cultura del Mare A.P.S. Di Manfredonia da anni portano avanti campagne di tutela e monitoraggio per i Cetacei con progetti avanguardisti altamente qualificati, come un Museo del Mare e un Osservatorio Cetacei che, nell’indifferenza delle istituzioni o per le solite ragioni burocratiche, restano ancora solo un sogno irrealizzato.
Il territorio marittimo della provincia di Foggia è un habitat peculiare di Biodiversità inestimabile, tra questa i Cetacei costituiscono un tassello fondamentale ormai scomparso dalla memoria popolare e che, di questo passo, sta scomparendo anche nella realtà. La presenza dei Cetacei in ogni parte del Mondo è indice di benessere marino. Un potenziale che, se valorizzato, potrebbe essere un’occasione di tutela del patrimonio naturalistico a favore di nuovi posti di lavoro e di un futuro sostenibile per le nuove generazioni.

Guido Pietroluongo
Studente di Medicina Veterinaria
Esperto in Cetologia e impatti ambientali sull’ecosistema marino

Una serata sotto le stelle in riva al mare

Pubblicato il: 10 ago 2013 - Da Webmaster

GRUPPO ASTROFILI e CENTRO CULTURA DEL MARE A.P.S.

Il Gruppo Astrofili di Manfredonia, guidati dal Prof. Giovanni Fantetti e il Centro Cultura del Mare Associazione di Promozione Sociale organizzano

Lunedì 12 agosto 2013 alle ore 21:30.
Una serata sotto le stelle in riva al mare

Lido Taumante viale dei Pini – Siponto

PERSEIDI

Picco di pioggia di meteore. Il massimo dell’attività delle Perseidi nel 2013 è previsto durante la
notte del 12 agosto 2013.
Le Perseidi è il nome di uno sciame di meteoriti. La “pioggia” è visibile da metà luglio di ogni anno, con il picco di attività tra il 12 e il 13 agosto.

Questo fenomeno fu registrato già dai cinesi nel 36 d.C., ma trovò spiegazione solo nel 1856, grazie all’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli che riuscì ad associarlo ai detriti di una cometa, la Swift-Tuttle. Quando la Terra incrocia nella sua orbita i piccoli detriti e le polveri lasciati da questa cometa possiamo osservare le più famose meteore dell’anno.
Durante il picco, il tasso di meteore raggiunge 60 o più per ora. Per chi vuole assistere a questo spettacolo e alla visione del cielo stellato con l’affascinante pianeta Saturno, i telescopi del Gruppo Astrofili Manfredonia saranno posizionati presso il Lido Taumante dalle ore 22.00 del 12 agosto 2013.

Perseidi

Ingresso libero

Il Gruppo Astrofili di Manfredonia è presente su Facebook

logo aics

Il 3 e 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo, sono stati  distribuiti su oltre 400 spiagge italiane 100 mila posacenere tascabili: un gesto di responsabilità per proteggere i nostri litorali.

 

Si è conclusa  l’iniziativa  nazionale denominata: “Ma il mare non vale una cicca?, promossa da Marevivo, in collaborazione con JT International SA (JTI) e realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial dell’edizione di quest’anno l’attore Cesare Bocci.

 

Alla manifestazione svoltasi il 3 e 4 agosto 2013  a Manfredonia ha aderito il Centro Cultura del Mare Associazione di Promozione Sociale.

 L’Amministrazione Comunale, l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’AICS Provinciale hanno condiviso con il Centro Cultura del Mare A.P.S questa campagna di salvaguardia ambientale.

Sulle spiagge sipontine sono stati distribuiti più di 800 posacenere ecologici al fine di preservare il litorale del Golfo dall’inquinamento provocato da mozziconi di sigarette e per lanciare un messaggio di educazione ambientale finalizzato alla tutela dei beni comuni, quali il mare e le spiagge.

L’iniziativa vuole anche sensibilizzare i fumatori ad un comportamento responsabile ed eco-sostenibile.

A  Manfredonia sono stati coinvolti: Sabato 3 Agosto 2013 il Lido Tricarico, Marina Boat Service Guglielmi  c/o Cala Diomede e la Spiaggia Libera- Castello;

Domenica 4 agosto 2013 – Manfredonia – Località Siponto: Lido Taumante e la Spiaggia Libera.

Durante la distribuzione dei posacenere, abbiamo notato con nostra grande soddisfazione, la presenza di porta mozziconi di sigarette sotto gli ombrelloni  dei lidi che hanno aderito alla campagna promossa da Marevivo “Ma il mare non vale una cicca?”, a testimonianza di una maggiore sensibilità nel rispetto dell’ambiente.

La salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo  passa anche dai comportamenti e dalle azioni che compiamo quotidianamente. Gettare nel mare, sulla sabbia,  per strada o su un prato, qualsiasi tipo di rifiuto produce in ogni caso dei disagi o dei danni ambientali veri e propri.

itinerario-mozziconi-sigaretta-zoom-basilicaStimando circa 6 cicche per ogni posacenere distribuito, a Manfredonia nei due mesi estivi, si eviterà che sulla spiaggia o in acqua finiscano circa 288.000 filtri di sigarette equivalenti ad una   fila di mozziconi  lunga circa 5 Km, che coprono senza soluzione di continuità la distanza dalla località “Acqua di Cristo” fino alla Basilica di Siponto.

Si ringraziano  gli amici simpatizzanti del Centro Cultura del Mare A.P.S. che hanno collaborato nella distribuzione dei posacenere tascabili: Cristina Cerulli, Guido Pietroluongo, Libero Quitadamo e Alessandro Policastri.

Ci auguriamo che questa iniziativa porti tutti i cittadini che sentono il senso di appartenenza al proprio territorio a riflettere sulla necessità di riservare una maggiore attenzione per avere la città in cui viviamo più pulita e decorosa.

In considerazione della positiva accoglienza dei cittadini e/o turisti, la distribuzione è continuata nei giorni a seguire.

Anche quest’anno non è venuta meno la piena condivisione dell’Amministrazione Comunale.

Il Centro Cultura del Mare A.P.S come atto simbolico per l’attenzione manifestata dal Sindaco  Angelo Riccardi gli ha consegnato n°50 posacenere tascabili da distribuire a tutti i componenti la Giunta e il Consiglio Comunale.

Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo non solo con serie e costanti politiche di tutela ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”, ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.

“Abbiamo la Terra non in eredità dai genitori, ma in affitto dai figli”.

(proverbio indiano).
A cura del Centro Cultura del Mare A.P.S.

 

Guarda le foto dell’evento

 

Siglato l’accordo tra Comune e Capitaneria per assicurare a bagnanti e diportisti la necessaria sicurezza in un periodo dell’anno durante il quale le nostre spiagge e il nostro mare pullulano di persone in cerca di refrigerio, ma non sempre ferrate in materia di sicurezza e rispetto dell’ambiente.

Motovedetta guardia costiera

Nel periodo più caldo e di maggiore affluenza turistica, sulla nostra costa aumentano le richieste di intervento. E’ di questi giorni la firma della convenzione tra la Capitaneria di Porto ed il Comune di Manfredonia per potenziare la vigilanza ed il controllo delle attività che si svolgono lungo tutto il nostro litorale costiero.

La considerevole mole di bagnanti e frequentatori tanto delle spiagge quanto del mare richiede una tutela maggiore per la sicurezza della navigazione, dei bagnanti stessi, oltre al necessario e dovuto rispetto per l’ambiente marino. Di qui la considerazione dell’opportunità, condivisa dal Comune e dalla Capitaneria, di fissare una convenzione atta al potenziamento delle attività di vigilanza lungo il territorio costiero nel corso della stagione estiva.

Un’azione di controllo, che verrà eseguita dal personale della Capitaneria di Porto manfredoniana, durante la quale accanto a quella più semplice attuata in forma repressiva (verso chi mette in pericolo la vita umana e l’ambiente marino in generale), si affiancano la sensibilizzazione, la prevenzione e l’informazione.

E’ ora compito del personale impiegato nel servizio di vigilanza: relazionarsi con i bagnanti, i diportisti e tutti coloro che fruiscono del mare e delle spiagge, per richiamare l’attenzione sulle maniere in cui si mostra rispetto per l’ambiente marino e costiero; descrivere la disciplina e l’uso del demanio marittimo, quando queste sono connesse alle attività turistiche e balneari della nostre spiagge; spiegare le norme che consentono una navigazione sicura ai diportisti; illustrare le ordinanze della Capitaneria di Porto di Manfredonia, della Regione Puglia, nonché le norme del Parco Nazionale del Gargano.

Nella convenzione siglata il 26 luglio scorso si pone l’accento anche sulla divulgazione del Numero Blu 1530: un riferimento importante e che consente di ottenere una subitanea e ferrata risposta alle situazioni di emergenza che si possono verificare.

Una sorta di sinergia tra istituzioni, dunque, per garantire il potenziamento di un servizio indispensabile lungo la costa sipontina. “Possiamo considerarlo a buon titolo come un atto di fiducia reciproca – ha affermato il Sindaco Riccardi – perché queste sono risorse che mettiamo a disposizione con la certezza di ottenere la garanzia della tutela delle nostre acque ed il rispetto delle regole di comportamento, sapendo in tal modo di preservare l’ambiente e le risorse marine”.

L’Assessore Michele Gallifuoco ha espresso soddisfazione per i rinforzi che sono già in campo, o in mare a dir si voglia, restando pienamente operativi sino al 10 settembre prossimo e nonostante il periodo di contenimento drastico dei costi. “Al fine di favorire un sempre maggiore controllo di tutto il territorio comunale, abbiamo inteso rafforzare sensibilmente le attività di vigilanza costiera attraverso il supporto della Capitaneria di Porto. Ciò servirà a garantire un maggiore monitoraggio – ha spiegato Gallifuoco – di tutto il territorio comunale e la difesa del nostro prezioso patrimonio naturale. L’attenzione dell’Amministrazione Comunale è altissima, l’accordo firmato con il Comandante Francesco Staiano intende garantire ancora maggiore sicurezza ai concittadini ed ai turisti che scelgono le nostre spiagge”.

Fonte: Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)

Al centro del colloquio il problema delle operazioni, infinite e misteriose, di bonifica del sito ex Enichem di Macchia alle porte di Manfredonia. Il Ministro Orlando si è impegnato ad ordinare gli opportuni interventi.

Stabilimento ex-enichem

Si è tenuto ieri a Roma, nella sede del Ministero dell’Ambiente, l’incontro tra il Ministro Andrea Orlando e il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, che avrebbe dovuto tenersi a Manfredonia nel corso di una visita del Ministro poi saltata per improvvisi urgenti obblighi di governo. Si era trattato solo di un rinvio.

L’argomento dell’incontro, vale a dire la bonifica del sito ex Enichem di Macchia alle porte di Manfredonia, affacciato sul mare del golfo, era ed è particolarmente delicato e importante per le implicazioni di vario ordine che richiama, per non avere la massima attenzione anche da parte dell’autorevole rappresentante del Governo.

Un problema che presenta non poche ombre e perplessità sulle quali il Sindaco Riccardi ha posto la sua riflessione, da tempo preoccupato per le possibili ripercussioni sul territorio e sulle popolazioni che il prolungarsi delle operazioni di bonifica possono creare e attivare.

Perplessità e preoccupazioni alimentate da reticenze della società che sta svolgendo le opere di bonifica e dalla mancanza di dati certi e documentati da parte di enti che al contrario dovrebbero monitorare costantemente l’attività di bonifica in quel sito.

Nel corso dell’incontro col Ministro Orlando, col quale era presente il Direttore Generale del Ministero, l’avvocato Maurizio Pernice, il Sindaco Riccardi accompagnato dal consulente legale Peppe Macchione, e alla presenza dell’Onorevole Michele Bordo, ha rinnovato le sue forti preoccupazioni sul modo e sui tempi di svolgimento delle opere di bonifica. A dimostrazione di tanto, Riccardi ha ricordato la “scoperta” di una grande discarica risalente ai primi anni di attività dello stabilimento Anic, poi Enichem, tenuta scientemente celata ed esclusa dai piani di bonifica del sito, e l’esclusione da qualsiasi intervento dell’area del mare antistante lo stabilimento dismesso agli inizi degli anni novanta. Situazioni che fanno emergere gravi responsabilità sulle quali lo stesso Direttore Pernice non ha saputo fornire esaurienti giustificazioni.

“Non è pensabile ritenere che Syndial o la stessa Eni – ha rimarcato Angelo Riccardi – non sapessero di quella discarica, e i vari enti preposti si siano disinteressati del mare nel quale, secondo indagini svolte dall’Istituto ISMAR di Venezia, vi è presenza di sostanze inquinanti”. Il primo cittadino manfredoniano ha pertanto chiesto urgenti interventi per chiarire ogni aspetto di una situazione nebulosa che alimenta giustificate preoccupazioni.

Il Ministro Orlando ha seguito con grande attenzione le problematiche rappresentate e si è riservato di effettuare le opportune verifiche, per poi avviare le azioni necessarie azioni volte a chiarire ogni aspetto della imbarazzante questione e arrivare rapidamente alla conclusione della bonifica.

Fonte: Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)

Spiagge libere dai mozziconi con la campagna

“Ma il mare non vale una cicca?”

Il 3 e 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo, saranno distribuiti su oltre 400 spiagge italiane
100 mila posacenere tascabili: un gesto di responsabilità per proteggere i nostri litorali.
Testimonial d’eccezione l’attore Cesare Bocci.

Il Centro Cultura del Mare Associazione di Promozione Sociale di Manfredonia, sempre in prima linea in tema di salvaguardia e protezione dell’ecosistema e della biodiversità marina ha confermato anche quest’anno l’adesione alla lodevole iniziativa dell’Associazione Ambientalista di Marevivo “Ma il mare non vale una cicca?”

L’Amministrazione Comunale di Manfredonia e l’Associazione Nazionale Carabinieri condividono con il Centro Cultura del Mare A.P.S. questa campagna di salvaguardia ambientale contro l’abbandono dei mozziconi di sigarette sulle spiagge e in mare.

Posare la cicca nel posacenere piuttosto che abbandonarla sulla sabbia è un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento: basti pensare che vanno da uno a cinque quelli necessari a smaltire un singolo mozzicone di sigaretta.

Nelle giornate del 3 e 4 agosto 2013, i volontari del Centro Cultura del Mare A.P.S. e dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Manfredonia distribuiranno ai bagnanti frequentanti alcuni Lidi di Manfredonia e Siponto dei posacenere tascabili, lavabili e riutilizzabili.

Per l’Amministrazione Comunale sarà presente l’ Assessore all’ Ambiente Michele Gallifuoco che ha assicurato piena collaborazione.

Leggi tutti i dettagli dell’evento e le spiagge coinvolte in puglia

 

 

 

Logo marevivoCOMUNICATO STAMPA

Il 3 e 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo, saranno distribuiti su oltre 400 spiagge italiane 100 mila posacenere tascabili: un gesto di responsabilità per proteggere i nostri litorali.
Testimonial d’eccezione l’attore Cesare Bocci

Roma, 23 luglio 2013 Una fila di mozziconi lunga come oltre 83mila auto, che coprono senza soluzione di continuità la distanza Roma-Bologna, sono state raccolte e risparmiate al mare e alla spiaggia con la campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, giunta, quest’anno, alla quinta edizione consecutiva.
Posare la cicca nel posacenere piuttosto che abbandonarla sulla sabbia è un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento: basti pensare che vanno da uno a cinque quelli necessari a smaltire un singolo mozzicone di sigaretta.

 

Anche quest’anno saranno 100 mila i posacenere – tascabili, lavabili e riutilizzabili – distribuiti in occasione della quinta edizione della campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, promossa da Marevivo, in collaborazione con JT International SA (JTI) e realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial dell’edizione di quest’anno Cesare Bocci, l’attore di cinema e teatro, che ha riscosso grande successo nel ruolo di Mimì Augello ne ‘Il Commissario Montalbano’.

 

I mille volontari, guidati dall’associazione Marevivo, saranno all’opera lungo gli oltre 8 mila Km di coste italiane il weekend del 3 e 4 agosto per sensibilizzare i bagnanti di oltre 400 spiagge italiane. I 100mila posacenere saranno accompagnati da un opuscolo informativo sui tempi di degrado in mare di alcuni oggetti che fanno parte della vita di tutti i giorni, tra cui lattine, accendini, bottiglie di vetro e di plastica.

 

Stimando circa 6 cicche per ogni posacenere, l’iniziativa eviterà che sulla battigia o in acqua finiscano 600.000 filtri al giorno. L’effetto complessivo delle quattro edizioni passate ha portato, infatti, a quasi dieci milioni di cicche risparmiate finora al mare e alla spiaggia (dato ottenuto calcolando un consumo medio di 12,7 sigarette per fumatore – dati Istituto Superiore Sanità).

 

Utilizzare il posacenere portatile per la raccolta di mozziconi vuol dire anche ridurre i fattori di rischio per la sopravvivenza di cetacei, tartarughe, uccelli marini e pesci che popolano i nostri mari, già messi in pericolo dalle migliaia di rifiuti di vario genere abbandonati ogni anno.

 

La campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, partita nel 2009, negli anni ha visto crescere notevolmente il numero delle spiagge e delle aree marine protette coinvolte, isole comprese. Per la quinta edizione spicca la collaborazione e la partecipazione attiva di diversi Comuni, che si sono fatti promotori dell’iniziativa sul proprio territorio.

 

In Italia, con un totale di 10,6 milioni di fumatori attivi nel 2012 (Dati ISS 2012), un comportamento attento all’ambiente può generare un effetto positivo a catena: se stimiamo che un fumatore medio usi regolarmente il posacenere, riutilizzandolo una volta svuotato, ben 1,2 milioni di sigarette troverebbero posto ogni giorno tra i rifiuti anziché in spiaggia o per le strade delle città.

 

Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo non solo con serie e costanti politiche di tutela ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Non posso quindi che appoggiare con grande convinzione questa campagna di Marevivo in quanto si pone un obiettivo tanto preciso quanto fondamentale: promuovere nei cittadini comportamenti consapevoli ed eco-sostenibili nella gestione e cura del nostro ambiente di vita, qualunque esso sia, mare compreso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”, ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.

 

Marevivo da sempre porta avanti campagne per promuovere comportamenti sostenibili – spiega Carmen di Penta, direttore generale dell’associazione ambientalista – e ‘Ma il mare non vale una cicca?’ fa proprio questo, cioè ricorda a tutti quanto sia cruciale il ruolo di ciascuno per la tutela dell’ambiente e in particolare del mare. Siamo arrivati ad oltre 400 spiagge coinvolte e riceviamo sempre più richieste di adesione da parte di Comuni, proloco e associazioni sul territorio, formate soprattutto da giovani: per noi è un segnale molto importante. Ad ogni edizione, nonostante migliaia di volontari, di posacenere distribuiti e un impegno crescente, torniamo a chiedere a voce alta: MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?”

 

Tutti dobbiamo assumere comportamenti rispettosi dell’ecosistema e per ottenere questo risultato basta partire dai piccoli gesti quotidiani. Per questo l’iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ è così importante, e siamo lieti di essere partner di Marevivo per la quinta edizione consecutiva. La distribuzione di posacenere tascabili è un’attività che JTI svolge durante tutto l’anno, sia nelle località turistiche che nelle principali città italiane, per contribuire a sensibilizzare i fumatori sulla  tutela dell’ambiente che ci circonda. Fino ad oggi abbiamo distribuito circa 4 milioni di posacenere tascabili, e intendiamo sviluppare ulteriormente questo programma”, ha dichiarato PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JT International Italia.

 

“Sono certo che nessuno di noi butterebbe mai un mozzicone di sigaretta nel proprio salotto o a casa di amici, eppure a troppa gente viene spontaneo lasciare le cicche per strada, un gesto che in estate si trasforma con altrettanta naturalezza nell’abbandonarle sulla spiaggia. Per questo motivo ho aderito alla campagna ‘Ma il mare non vale una cicca?’, perché promuove un gesto semplice che può fare una grande differenza, per il mare ma in fondo per noi stessi. Perché il mare siamo noi ed è di tutti.” – ha commentato l’attore Cesare Bocci.

 

La campagna in sintesi:

oltre 400         spiagge coinvolte

3 e 4 agosto   date dell’iniziativa

100.000           posacenere tascabili distribuiti

1.000               volontari impegnati nella campagna

1,2 milioni      mozziconi raccolti nei posacenere tascabili