CAONS nuove osservazioni energas

Pubblicato il: 30 nov 2015 - Da Webmaster

Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,
Dott. Graziano Delrio Al Ministro dello Sviluppo Economico,
Dott.ssa Paola Guida
e, p. c., Alla Dott.ssa Paola Barzaghi
Al Ministro dell‟Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,
On. Gian Luca Galletti
e, p. c., Alla Dott.ssa Carmela Bilanzone Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali,
On. Dario Franceschini
A S.E. il Prefetto di Foggia, Dott.ssa Maria Tirone
Al Presidente della Regione Puglia,
Avv. Michele Emiliano
All‟Assessore all‟Assetto del Territorio e Paesaggio,
Dott.ssa Anna Maria Curcuruto
Al Direttore Ambiente e Opere Pubbliche Antonicelli Antone Al Sindaco del Comune di Manfredonia,
Geom. Angelo Riccardi
Al Presidente della Provincia di Foggia,
Avv. Francesco Miglio
Al Comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia,
C.F. (CP) Nicola Latinista
Al Commissario dell‟Autorità Portuale,
Avv. Gaetano Falcone
Alla Direzione Regionale Vigili del Fuoco della Puglia,
Al Comando Provinciale dei Vigli del Fuoco Foggia,
Al Dirigente dell‟Ufficio Servizio Rischio incidente rilevante,
Ing. Giuseppe Tedeschi
Al Soprintendente Dott. Luigi La Rocca
Al Procuratore della Repubblica di Foggia,
Dott. Leonardo Leone De Castris

Oggetto: Osservazioni relative ad Avviso Pubblico (n. atto 33762), emesso in data 30-09-15 dal Comune di Manfredonia, avente come oggetto: “Istanza di autorizzazione per realizzare un deposito costiero di GPL, con annesso gasdotto di collegamento al porto industriale e raccordo ferroviario alla stazione Frattarolo della Società Energas S.p.a. (già Isosar s.r.l.)‟‟.

PREMESSO CHE

il progetto presentato dalla Energas S.p.A rientra tra le attività “a rischio di incidente rilevante” di cui al d.lgs. 334/1999, attualmente integrato con il decreto legislativo 26 giugno 2015, n.105;
a nostro parere non può essere ritenuto valido un progetto presentato nel 1999 dall‟allora Isosar, ora Energas, senza tener conto dell‟evoluzione tecnologica, soprattutto per questa tipologia di impianto che richiede la massima sicurezza;
la zona è interessata dalle faglie (allegato n.1, redatto da Isosar, ora Energas), di Candelaro, di Mattinata, di Rignano Garganico-Manfredonia, ecc. (allegato n 2), di Ortolino-Vallone Mezzanotte (Allegato 3) e che essa è interessata anche da altre inattive che, pur presentando gradi di debolezza, possono essere riattivate a causa degli sforzi tettonici che interessano il Gargano;
la stessa zona è fortemente sismica con fenomeni attivi sia in mare che in terraferma (pericolosità sismica di II categoria (allegati nn. 4, 5,6, redatti dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Foggia) e la valutazione sulla sismicità non è stata affrontata dalla società Energas in maniera adeguata presentando essa notevoli carenze, per cui allo stato attuale non risulta essere esaustiva e necessita di uno studio approfondito per dare tranquillità e sicurezza alla cittadinanza e alle popolazioni costiere;
non si è tenuto in debito conto che il deposito di GPL Energas dista circa 500 metri da alcuni opifici artigianali e che, a circa 900 metri dall‟impianto sorgono varie aree industrializzate e urbane;
la società Energas, il cui deposito sarà realizzato a ridosso dalla S.S. 89, annuncia che per la fornitura dei suoi clienti ricorrerà: a) al trasporto su gomma di ben 130.000 tonnellate annue di GPL servendosi di autobotti (circa 25 al giorno), le quali, di certo, transiteranno lungo la stessa statale (ad altissimo traffico, quindi, a pericolosità elevata); b) alla ferrovia utilizzando l‟unico binario della rete Foggia- Manfredonia, distante appena 60 metri dalla S.P. 59, anch‟essa con un rilevante traffico di auto, autotreni e mezzi agricoli;
il deposito di GPL sarà collegato alla rete ferroviaria, stazione di Frattarolo, mediante un raccordo di circa 1800 metri che attraverserà anche zone protette dal punto di vista faunistico;
il trasporto di GPL prevede una movimentazione di 100.000 ton/anno a mezzo di ferrocisterne, corrispondenti a circa 200 convogli/anno con frequenza giornaliera, che partendo dalla stazione di Frattarolo, attraverseranno quella di Foggia e altri centri abitati;
in caso di incidenti potrebbe verificarsi un effetto domino a causa della presenza: a) di un distributore di carburante per autotrazione della Esso (a circa 850 metri dal futuro impianto di GPL, Allegato 7); b) di reti di distribuzione del gas metano che, in alcuni tratti, saranno affiancate dal gasdotto di GPL (Allegato 8); c) di una cabina di decompressione del metano, posta a circa 90 metri dal più vicino binario di sosta e manovra dei convogli ferroviari e a poche centinaia di metri dall‟impianto di GPL;
l‟impianto dell‟acquedotto pugliese, che fornisce acqua alla Riviera Sud e al Comune di Zapponeta, confinando con il deposito di GPL (dista appena 150 metri dal baricentro del deposito stesso), in caso di incidente arrecherebbe gravi disservizi e notevoli disagi ai cittadini;
le zone adiacenti al sito in questione sono classificate come siti ad alto rischio idrogeologico (Allegato 9);
la società Energas descrive il territorio in questione come zona degradata, di scarso pregio ambientale e naturalistico, affermazione che cozza contro una realtà inoppugnabile dal momento che tale sito presenta una biodiversità vegetativa e faunistica oltremodo ricca tanto da essere classificato come zona SIC e ZPS (Allegati nn. 10, 11);
un lungo gasdotto attraverserà una zona sottoposta a vincolo archeologico (l‟antica laguna di Siponto, dove è accertata la presenza di un porto romano interrato (Allegato 12), costeggerà gli ipogei Capparelli che, dopo il recente restauro, sono da considerare un nuovo gioiello da tenere sotto gelosa custodia;
non corrisponde a verità quanto riportato nell‟aggiornamento dell‟Energas, trasmesso in data 10-11-2014 al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che, a pag. 18 al punto 1.2.a, recita: “nelle aree direttamente interessate al progetto in esame ovvero nelle sue immediate vicinanze, non sono presenti beni architettonici‟‟; sono, invece, segnalati come beni architettonici: la Masseria di S. Spirito (Allegato 13), distante 800 metri dal sito di stoccaggio di GPL e circa 150 metri lateralmente dal raccordo ferroviario; la Masseria Pariti a circa 1300 metri (Allegato n. 14), la masseria Mascherone, la masseria Capparelli, la masseria Mustaccio, la Masseria Valente Coppa del Vento), ecc. (Cfr. PTCP della provincia di Foggia); inoltre, risultano essere sottoposti a vincolo archeologico: la Basilica di Santa Maria di Siponto, Masseria Cupola e il sito di Coppa Nevigata;
la località Santo Spiriticchio, su cui nascerà l‟impianto, è classificata come uno dei più importanti siti archeologici della Daunia che hanno restituito materiale ceramico eneolitico (Cfr. l‟art. pubblicato nel recente libro Venti del Neolitico. Uomini del Rame. Preistoria della Puglia Settentrionale, Claudio Grenzi Editore, Giugno 2015, pp. 76-80; Allegati nn. 15, 16);
dall‟indagine effettuata dalla dott.ssa C. Mazzotta, incaricata dall‟Energas per la ricognizione archeologica preventiva, sia di terra che di mare, è evidenziato che :“Fondamentale risulta riflettere sul principio che nessun rischio archeologico è valutabile nella sua totalità unicamente dalla ricognizione di superficie, in quanto non è possibile valutare a pieno l‟effetto che possono avere alcuni fattori sulla visibilità durante la ricognizione, quali: lavori agricoli, fenomeni podologici e/o di accumulo” e ancora „„L‟indagine archeologica subacquea non ha apportato alcun elemento archeologicamente degno di rilievo e questo probabilmente anche a causa della scarsa profondità che, unita alla prossimità del litorale ed all‟azione meccanico-dinamica del moto ondoso sotto costa, non ha permesso la sopravvivenza di alcuna evidenza archeologica‟‟. A questo riguardo, per giungere a conclusioni di tal fatta, riteniamo che non siano stati utilizzati strumenti idonei e tecnologie appropriate ad effettuare indagini di ricognizioni di archeologia preventiva, cioè, sulla terra ferma, con l‟ausilio di un geo-radar e, nel tratto di posizionamento del gasdotto subacqueo, con le seguenti strumentazioni: geo-radar, side scan sonar e multibeam echosounder;
la presenza delle navi gasiere (da 15.000 – 20.000 tonn.) influirà notevolmente sul traffico delle imbarcazioni da pesca, da diporto, passeggeri e commerciali che dovranno mantenere le distanze previste e rispettare le zone di interdizione e tutto questo costituirà un impedimento allo sviluppo delle attività legate al mare;
la stessa Energas ipotizza l‟arrivo di un numero di navi/anno pari a 53 occupando il molo A5 del pontile “Alti Fondali” per circa 1.160 ore/anno;
la possibilità di incidenti, causati da errori umani, da collisioni, da procedure non sufficientemente sperimentate o da difetti tecnologici, specialmente delle attrezzature utilizzate per lo scarico/carico che non tranquillizzano la cittadinanza;
siamo di fronte all‟emergenza clima e che bisogna limitare al massimo i consumi derivanti dagli idrocarburi, quali petrolio, metano, GPL e dare maggiore impulso alle fonti rinnovabili;
la Puglia, specialmente la provincia di Foggia, non ha un programma di sviluppo che preveda grosse richieste energetiche, così come il PEAR Puglia vuole ridurre il fabbisogno di GPL, facendo ricorso ad altre fonti;
negli ultimi tempi si è registrato una diminuzione di richieste di GPL (quasi il 15% in meno l‟anno scorso);
la dichiarazione di „„infrastruttura strategica‟‟ sia un mera forzatura in quanto esiste una rete
nazionale che è alimentata a metano e che soddisfa abbondantemente il fabbisogno della
popolazione;

il CAONS

in considerazione della vetustà del progetto presentato, della tecnologia risalente al 1999 (più di 15 anni fa),
anche se integrata con pochi aggiornamenti,

CHIEDE ALL‟ENERGAS

– che retroceda dalla volontà di istallare un mega deposito a così breve distanza dalla città, dove i venti
spirano in maniera prevalente verso il centro abitato, dal mare e dai siti di rinomanza archeologica ed
architettonica;
– che tenga presente l‟alta pericolosità del deposito dovuta anche agli attacchi terroristici, così come risulta
dagli atti del Comitato di sicurezza interna degli Stati Uniti del 21 Aprile 2005 in cui si afferma
che gli impianti di gas sono “tra gli obiettivi più attraenti per i terroristi”.
– che tenga presente ancora che anche le infrastrutture più sofisticate, a lungo sperimentate e teoricamente
ritenute sicure, sono sottoposte a cedimenti e malfunzionamenti imprevedibili che possono essere causa di
eventi incontrollabili;

ESPRIME INOLTRE

LA SUA NETTA CONTRARIETA‟ ALLA REALIZZAZIONE DELL‟IMPIANTO DI GPL RIVOLGENDOSI ALLE AUTORITA‟ COMPETENTI AFFINCHE‟ VENGA SCONGIURATO TALE PERICOLO.

In considerazione dell‟alta valenza degli interessi della popolazione di Manfredonia e zone limitrofe, in merito alla richiesta di installazione del deposito costiero di GPL Energas, il Comitato CAONS, per opportuna conoscenza, trasmette copia delle presenti Osservazioni alla Procura della Repubblica di Foggia.
Alle Osservazioni presentate dal CAONS si allegano n.16 foto
Manfredonia, 29/11/2015
Per il CAONS

Matteo Starace

“Al quarto punto verrà proposto il piano annuale di diritto allo studio per il 2016″

energas

“Al sesto ed ultimo punto si discuterà della proposta di determina da parte dell’Energas spa per il progetto di deposito costiero gpl nel comune di Manfredonia”

Zapponeta. ”Indetto per venerdì 27 novembre 2015 il Consiglio Comunale di Zapponeta, che si terrà nell’aula consiliare presso la Sede Comunale a partire dalle ore 18.
Sei sono i punti all’ordine del giorno. Infatti, oltre all’approvazione dei verbali della seduta precedente, il secondo e terzo punto riguarderanno la materia finanziaria con il riaccertamento straordinario dei residui e l’assestamento generale di bilancio per l’esercizio finanziario dell’anno 2015. Al quarto punto verrà proposto il piano annuale di diritto allo studio per il 2016. Il punto successivo, invece, riguarderà la rettifica della delibera inerente la nomina del revisore dei conti. Al sesto ed ultimo punto si discuterà della proposta di determina da parte dell’Energas spa per il progetto di deposito costiero gpl nel comune di Manfredonia”.
Ufficio Stampa Comune di Zapponeta

 

Fonte: Statoquotidiano

M5S Allarmante il silenzio di Gatta e CampoContinua il botta e risposta tra la società Energas Spa e i consiglieri del M5S Puglia riguardo la scelta di assumere forza lavoro dalla Sangalli Vetro per il futuro impianto che dovrebbe sorgere in località Spiriticchio. Alle ultime dichiarazioni dei vertici dell’azienda replicano così le Consigliere M5S Rosa Barone ed Antonella Laricchia: “Ancora una volta la società mente sapendo di mentire, questa volta millantando incontri organizzati dai lavoratori della Sangalli Vetro, richiesta partita secondo la versione dell’azienda dai lavoratori preoccupati per il loro futuro lavorativo. Non ci risulta affatto che questa versione dei fatti corrisponda al vero, gli operai dell’azienda non hanno mai chiesto di incontrare il Presidente Menale ma è lo stesso che ha contattato i lavoratori oramai in presidio permanente davanti l’azienda da più di un anno, per offrire “qualcosa” ad un terzo di loro. Un passaggio per noi basilare per ribadire ancora una volta come si stia compiendo una vera e propria opera di  “sciacallaggio’’ per “comprare” il consenso dell’opinione pubblica dei cittadini di Manfredonia tentando di evitare l’opposizione della popolazione all’apertura dell’impianto di stoccaggio di GPL. Per fortuna grazie al M5S, grazie ai cittadini attivi e ai comitati impegnati in questa battaglia contro l’impianto, la consapevolezza dei manfredoniani riguardo la pericolosità per la salute e l’incolumità di una intera comunità, cresce di giorno in giorno.”Le consigliere pentastellate proseguono chiedendo ai vertici dell’azienda di impegnarsi nel rispetto della legge e di quelle che sono le procedure che un impianto del genere richiede dandone, contestualmente, contezza alla cittadinanza in modo trasparente; il riferimento è all’applicazione dell’art. 17 della Seveso III in materia di rischi di incidenti rilevanti.

Non manca una stoccata ai consiglieri regionali manfredoniani: “Ci saremmo aspettati da parte di Campo e Gatta un appoggio in questa battaglia. Il loro silenzio su questa vicenda è allarmante. Il Movimento 5 Stelle si conferma l’unica forza politica e istituzionale che si sta battendo concretamente per difendere gli interessi della comunità manfredoniana, contro questa bomba ad orologeria”.

 

Fonte: Manfredonianews

Nimby Forum

Il prossimo 17 novembre, il Governo aprirà le porte della Camera dei Deputati per la decima edizione del “Nimby Forum”, l’evento in cui si riuniscono le lobby per parlare delle opere e progetti bloccati per contestazioni territoriali ambientali in Italia. Un evento, organizzato con il sostegno di Asja, Metropolitana Milanese, Sogin, Tap, Terna, che ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei dicasteri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Una forum finito, per questo, al centro del question time presentato oggi alla Camera dal Movimento 5 Stelle con il deputato Giorgio Girgis Sorial. Per l’Esecutivo renziano ed il ministro Galletti (Ambiente) è un modo come un altro per confrontarsi e far contribuire al dibattito, per i 5 Stelle, invece, si tratta dell’ennesimo appoggio incondizionato alle lobby industriali a discapito dei cittadini.

“Sembra che il Governo Renzi voglia zittire tutte le voci di cittadini e dei comitati contrarie ad inceneritori, cementifici e tutte quelle opere che sul territorio non sono accolte positivamente – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S), battutosi con diverse interrogazioni in sede parlamentare sull’elettrodotto Durazzo-Polignano e gli impianti eolici offshore sul Gargano – Dopo l’incredibile risposta ricevuta oggi, continuiamo a chiederci per quali ragioni il ministero dell’Ambiente abbia concesso il suo patrocinio a questo evento. Quali meriti di rilievo culturale, sociale, scientifico, artistico, storico o sportivo abbia ravvisato in tale forum e in che modo abbia considerato privo di finalità, anche indirette, commerciali o di lucro, un evento che – prosegue L’Abbate (M5S) – riunisce interessi di lobby che considerano le contestazioni di intere popolazioni locali preoccupate di difendere l’ambiente e il territorio dove vivono come un virus da eliminare, e hanno come unico obiettivo quello di ottenere a tutti costi e per motivi di profitto economico la realizzazione delle loro opere”.

Ben 12 gli impianti monitorati dal Nimby Forum in Puglia: eolico offshore di Mattinata; le centrali a biomasse di Sant’Agata di Foggia, Cellino San Marco e Andria; gli elettrodotti Durazzo-Polignano a Mare, Bisaccia-Seliceto, Foggia-Benevento; l’inceneritore di Modugno; la centrale termoelettrica di Taranto; l’impianto eolico di Castri di Lecce-Vernole; la discarica di Corigliano ed il TAP. Il sito del forum si vanta di disporre, infatti, del “primo e unico database nazionale delle opere di pubblica utilità che subiscono contestazioni” e sottolinea come il suo obiettivo principale sia l’individuare le più efficaci metodologie di interazione tra i diversi stakeholder per gestire e ridurre il fenomeno delle opposizioni territoriali.

“È alquanto singolare che il monitoraggio delle contestazioni territoriali ai progetti infrastrutturali avvenga di concerto tra il Governo e le imprese interessate a costruire queste opere, con fine esplicito di eliminare la cosiddetta ‘sindrome Nimby’, ovvero le resistenze delle popolazioni che non vogliono subire le conseguenze ambientali e alla salute che quasi tutti questi progetti si portano dietro – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – Ed è alquanto incredibile che quell’Istituzione che rappresenta i cittadini vada a dare il proprio patrocinio proprio a coloro che non solo vanno contro l’interesse degli italiani ma voglia anche zittire la loro voce”.

Fonte: L’Immediato

“Il Collettivo INAPNEA si è già messo in moto per approfondire gli aspetti relativi alla sicurezza che sono stati evidenziati dal CTR”

Una passata manifestazione contro l'installazione del deposito gpl Energas (AST)

Una passata manifestazione contro l’installazione del deposito gpl Energas (AST)

“Questa posizione del CTR concretizza ulteriormente i sospetti e le legittime critiche avanzate ad Energas anche in questo campo”

Manfredonia. ”Nel verbale del 10/11/15 il Comitato Tecnico Regionale ha evidenziato l’ennesima falla nel sistema Energas. Nel corso del verbale infatti, il CTR evidenzia 21 CARENZE nel progetto per l’installazione del deposito gpl in Località Spiriticchio relative alla sicurezza. Alcune carenze fuoriuscite nel documento erano già state segnalate nel nostro Dossier, che abbiamo distribuito il 25 Agosto nel presidio di Piazza del Popolo in concomitanza con il Consiglio Comunale. Questa posizione del CTR concretizza ulteriormente i sospetti e le legittime critiche avanzate ad Energas anche in questo campo: la superficialità e la placida noncuranza con cui il tema Sicurezza viene affrontato nel progetto. Da ciò consegue ciò che ripetiamo ormai da mesi: si tratta di una “grande opera” pensata e progettata senza la minima tutela della salute e della vita dei possibili addetti ai lavori e soprattutto della cittadinanza del circondario. Non solo speculazione industriale, deturpazione del territorio, danni economici incalcolabili agli altri settori produttivi: anche la nostra salute sarebbe in pericolo con Energas, alla luce dello stato delle cose attuali.

Il CTR ha dato a disposizione 60 giorni all’azienda proponente per integrare il progetto nella sezione Sicurezza. Si tratta di un periodo temporale molto importante, che anche il fronte #NoEnergas deve sfruttare per consolidare il dissenso ed aumentare il raggio delle proprie argomentazioni (che, come evidenzia questo ennesimo esempio, sono davvero tante). Il Collettivo INAPNEA si è già messo in moto per approfondire gli aspetti relativi alla sicurezza che sono stati evidenziati dal CTR. Preghiamo chiunque possa e voglia dare una mano di contribuire nell’analisi del progetto – contattandoci per ora sulla pagina Fb e presto in una apposita assemblea pubblica- così come auspichiamo che le altre forze in lotta su questa vicenda, si mobilitino per lavorare su dissenso e contenuti, in vista di ulteriori mobilitazioni che il Movimento #NoEnergasdovrà realizzare all’interno del percorso della Conferenza dei diritti. L’imperativo di questi giorni è di non abbassare la guardia. Proprio la presenza di queste piccole vittorie serve a dare ulteriore forza a chi da mesi ormai sta combattendo contro l’ennesima minaccia nei confronti del nostro territorio, che potrà essere sventata solamente con una lunga opposizione ancora attualmente nella sua fase iniziale e senza cui l’attenzione su temi come questo sarebbe pressoché nulla”.

(A cura del Collettivo InApnea, Manfredonia 17.11.2015)

Fonte: Statoquotidiano

“Credo, al netto delle singole differenze relative all’impegno di ognuno, che la vicenda Energas la stiamo conducendo con grande attenzione, diligenza e determinazione”

Il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi (ph matteo nuzziello)

Il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi (ph matteo nuzziello)

“La città ha detto no in modo compatto, Energas sembra non volerlo comprendere e continua a prendere pugni in faccia”

Manfredonia. ”CERTO tutte le vie sono percorribili, come del resto non dipende dal Consiglio eliminare la vicenda Energas dall’agenda politica. Un dato emerge: il verbale CTR (pubblicato stamani,ndr) ha ribadito quesitoni che più volte abbiamo sottolineato, tanto relativamente alla progettazione dell’impianto quanto in merito ad una serie di prescrizioni tali che renderebbero necessaria la produzione di un nuovo progetto. Quando questo sarà possibile da parte di Energas, e quanto tempo richiede la presentazione di un progetto, con tutte le richieste ed integrazioni chieste alla società, lo comprenderemo con il passare dei mesi. Credo, al netto delle singole differenze relative all’impegno di ognuno, che la vicenda Energas la stiamo conducendo con grande attenzione, diligenza e determinazione. Dobbiamo utilizzare le armi a nostra disposizione con grande saggezza, evitando iniziative del tutto irrilevanti. Dunque un corteo, una manifestazione pubblica in grado di coinvolgere tutta la città non è da escludere, come non è da escludere un referendum. Ricordo nuovamente che la città non può dire ‘no ad Energas’ e porre un punto conclusivo sulla vicenda. Di certo, lo scenario è chiaro: solo l’azienda non se ne vuole rendere conto, attuando azioni anche discutibili. La città ha detto no in modo compatto, Energas sembra non volerlo comprendere e continua a prendere pugni in faccia. Del resto anche il recente verbale del CTR ha inferto forse un colpo mortale al progetto del deposito costiero del gpl”. E’ quanto ha detto il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi in risposta ad una interrogazione del consigliere comunale Italo Magno sul famigerato progetto per l’installazione del deposito costiero di gpl nel territorio sipontino.

“Io credo – ha continuato il sindaco – che abbiamo ottenuto un risultato straordinario con il contributo di tutti quando la Regione ha dichiarato all’impresa di essere contraria all’impianto, proprio perchè c’è una comunità che è contraria. Del resto, durante la Conferenza dei Servizi al MISE la presa di posizione della Regione Puglia è stata ancora più forte, preannunciando una mancata intesa, un punto di rottura tra Governo e Regione. Una Regione, quella pugliese, che già con la TAP ha pagato a caro prezzo l’insediamento di questi impianti. Da qui: credo davvero che se l’impresa continua per la realizzazione o è folle o non comprende che le condizioni non ci sono. Inutile dunque pensare di aprire una sede a Manfredonia con funzioni di punto di informazione in pieno centro, o annunciare il reclutamento di personale. Ribadiamo il nostro no e lo faremo fino in fondo. Non c’è bisogno di andare davanti i cancelli, proprio perchè spero di non vedere mai i cancelli di quest’impianto”.

Fonte: Redazione Stato Quotidiano