A cura della nave oceanografica ‘minerva uno’

Minerva Uno

N/O ‘Minerva Uno’ (ph sopromar)

Lo rende noto la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia attraverso la pubblicazione di un bando di pericolosità

Manfredonia. TERMINERANNO il 05 novembre 2015 i campionamenti nelle acque ricadenti nel Circondario marittimo di Manfredonia a cura della Nave Oceanografica ‘Minerva Uno’. Gli stessi campionamenti sono partiti il 07.10.2015. Lo rende noto la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia attraverso la pubblicazione di un bando di pericolosità. La Campagna oceanografica è denominata ‘Sand 15′ e sarà effettuata attraverso l’utilizzo della N/O Minerva Uno.

Da raccolta dati (fonte: http://www.sopromar.it) ”La nuova nave da ricerca Minerva Uno (ex Universitatis), progettata e costruita in A.T.I. dalla SO.PRO.MAR. S.p.A., è stata acquisita nel maggio 2010 dalla So.Pro.Mar. Spa a seguito di aggiudicazione d’asta indetta dal primo proprietario CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare) e si colloca per dimensioni tra le principali imbarcazioni da ricerca europee operanti nel Mar Mediterraneo. La versatilità, assicurata dalla dotazione nautiche e dalle apparecchiature scientifiche, atte a condurre indagini dei vari ambiti tematici delle scienze del mare, è basata sull’adozione di un sistema modulare di diversi laboratori mobili che integrano quelli fissi. La nave è inoltre progettata per campagne di pesca scientifica, caratteristica innovativa nel panorama delle imbarcazioni da ricerca oceanografiche italiane. La presenza a bordo di un’imbarcazione ausiliaria, permette di operare dalla battigia fino al mare aperto”.

Redazione Stato Quotidiano

consiglio comune manfredonia

“La presente deliberazione di interpretazione autentica non comporta modifica” in ogni modo “agli atti di PRG vigente”

Manfredonia. COME anticipato, con delibera n.27 del 17.09.2015, il Consiglio comunale di Manfredonia ha approvato la seguente interpretazione autentica dell’ art. 44 delle NTA del vigente PRG (Piano regolatore generale): “Le zone D3E sono parti del territorio interessate da complessi industriali di tipo non inquinante, esistenti o già approvati, ovvero non sono autorizzabili insediamenti industriali che per dimensione, caratteristiche delle sostanze trattate e per il rischio di incidente rilevante derivante dall’utilizzo di sostanze pericolose, ai sensi della normativa vigente in materia, siano comunque da considerarsi nocivi e quindi di tipo inquinante”.
“La presente deliberazione di interpretazione autentica non comporta modifica” in ogni modo “agli atti di PRG vigente”.
Redazione Stato Quotidiano

no triv no energas

Puglia No Triv: il presidente del Consiglio regionale pugliese Mario Loizzo apre una fase di confronto, dialogo e collaborazione dell’Assemblea con il sistema delle autonomie locali, in vista dell’iniziativa referendaria promossa dai Parlamenti regionali, che se ritenuta ammissibile chiamerà l’elettorato ad esprimersi sull’abrogazione delle norme nazionali che favoriscono le trivellazioni in mare.
Il 30 settembre, com’è noto, i delegati di dieci Consigli regionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Veneto) hanno consegnato alla Corte di Cassazione le deliberazioni delle rispettive Assemblee che chiedono un referendum abrogativo dell’art. 35 del Decreto “Sviluppo” e di parti dell’art 38 del Decreto “Sblocca Italia”.
Loizzo ha inviato il testo ufficiale dei sei quesiti al presidente ANCI Puglia sen. Luigi Perrone e a tutti i sindaci, con una nota esplicativa delle proposte referendarie. “Ho inteso aprire in tal modo una fase di corretta informazione delle Amministrazioni locali – fa presente – dichiarando nello steso tempo la più ampia disponibilità, insieme all’intero Ufficio consiliare di Presidenza, nei riguardi di ogni attività o iniziativa che gli Enti Locali vorranno intraprendere”.
Le Regioni, ricorda Loizzo, hanno attivato il procedimento regolato dall’art. 75 della Costituzione, che ove i quesiti superassero l’esame formale della Cassazione e il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale, convocherà gli elettori alle urne per decidere sull’abrogazione delle norme indicate nelle richieste.
“Se la decisione della Consulta dovesse indirizzarsi verso l’esito che tutti auspichiamo, è evidente – secondo il presidente Loizzo – che nei territori dovrà attivarsi un serio impegno da parte di tutte le forze politiche, per sensibilizzare i cittadini sull’esigenza di recarsi alle urne per pronunciarsi sul destino del mare, dei litorali, delle attività marittime e dell’economia turistica della Puglia”. Da qui l’opportunità informare tempestivamente e coinvolgere le municipalità e i cittadini

Fonte: Statoquotidiano

Lettera aperta 4-10-2015

Pubblicato il: 04 ott 2015 - Da Webmaster

Spett.le Presidente Regione Puglia
Michele Emiliano

Spett.le Sindaco Comune di Manfredonia
Angelo Riccardi

Oggetto: Lettera aperta

Aratura SpiriticchioAlcuni giorni fa stavamo facendo una passeggiata nella zona “Posta Spiriticchio” lungo la strada ci siamo imbattuti in un gruppo di operai (maciaroli) impegnati a ripristinare dei muretti a secco. Tra noi si commentava con piacere circa la presenza dei muretti a secco in quel luogo e di come si inserivano in modo armonico con l’ambiente circostante.
Proseguendo, a qualche chilometro di distanza, ci siamo trovati di fronte a una vasta zona arata, vero scempio operato, sicuramente, in modo maldestro da qualcuno che non sa di trovarsi in zona dichiarata ZPS e/o SIC.
Facendo mente locale, ci rendiamo conto che si tratta proprio del terreno che l’ENERGAS vuole utilizzare per l’installazione di un mega deposito di GPL.
Riflettendo su quanto stavamo vedendo ci siamo resi conto che l’aratura effettuata ha causato un grave danno a siti considerati dalla Comunità Europea di importanza prioritaria per la conservazione e protezione di varie specie di fauna e flora. In quella zona sono presenti aree classificate ZPS (zone di protezione speciale) e SIC (siti di importanza comunitaria) “Valloni e Steppe Pedegarganiche”. L’aratura ha distrutto questa ricchezza.
Ma non è proibito eseguire tali interventi?
Se si, invitiamo chi di dovere ad intervenire per contestare, per vie legali, all’ENERGAS l’accaduto e faccia applicare la legge.
Amareggiati da quanto visto torniamo e ci ritroviamo, ben presto, nei pressi dei muretti a secco, recuperiamo un po’ di umore e ci soffermiamo a parlare con ben 10 operai diretti dal sig. D’Apolito Matteo, titolare della Cooperativa Euro2000 di Mattinata.
Il ripristino di questi muretti tradizionali è stato reso possibile grazie alla misura 216 – azione 1 riportata nella D.G.R. n. 1936 de 2 ottobre 2012, pubblicato sul B.U.R.P. della Regione Puglia del 10-10-2012 “Ripristino muretti a secco” del Programma di Sviluppo Rurale per la Puglia. L’intervento mira a salvaguardare e migliorare il paesaggio agrario e a conservare elementi naturali e semi-naturali.
Ci siamo rinfrancati e abbiamo gioito sia nell’ammirare il ripristino dei muretti in modo tradizionale (a secco) e sia perché abbiamo constatato che l’esecuzione di tali lavori abbellisce il paesaggio e contestualmente stava dando lavoro a ben 10 operai, esperti nella lavorazione della pietra.
Ci auguriamo che, in futuro, possano esserci molti di questi lavori e che si possano preparare altre disposizioni per recuperare attività artigianali tipiche della nostra zona prima che si perdano del tutto.

Manfredonia 04/10/2015

Loc. Spiriticchio Energas S.p.A (from WWF – CSN)

A cura del collettivo inapnea & movimento studentesco cittadino, 3 ottobre 2015

collettivo inapnea

“Negli incontri organizzativi pre-manifestazione è subito fuoriuscita la voglia e la necessità di coinvolgere anche le amministrazioni comunali del foggiano”

Manfredonia. ”E’ incredibile quanto una lotta comune possa accomunare le coscienze. Oggi è stata scritta un’altra giornata storica per la lotta all’installazione del deposito gpl a Manfredonia. In mattina una fiumana immensa di ragazzi ha manifestato per le vie della città, esprimendo la sua posizione di netta contrarietà al progetto. Si tratta di un’immensa soddisfazione e di un grande risultato per diversi motivi. Anzitutto, il movimento studentesco ha mostrato di aver sviluppato una grande e consapevole coscienza politica su un grande tema che attanaglia la città, manifestando in piazza la propria visione del mondo, la propria visione di sviluppo ecosostenibile ed ecocompatibile, a discapito delle nefandezze industriali che i questi anni si sono compiute nel nostro territorio, e che si vogliono ancora compiere; si è spazzato via anche il solito cliché che ottenebra la visione delle manifestazioni studentesche, spesso additate come momento per evadere dalle mura scolastiche, più che per le tematiche che in esse si affrontano. Alla cittadinanza essi si rivolgono per le prossime attività extrascolastiche, chiedendo apertamente una collaborazione con gli altri cittadini che tengono a cuore il futuro dei loro figli.
Gli altri grandi risultati del corteo cittadino guardano alla prospettiva di lotta più ampia e generale; lo scambio di idee ed informazioni, la sana rabbia della città nei confronti dell’indifferenza di Marino e compagni nell’ignorare il volere della cittadinanza, ostinandosi ad interloquire solo con l’amministrazione comunale, la spigliatezza nell’utilizzo (per una volta consapevole) del social network, ha permesso di far arrivare le voci del dissenso sipontino nel cuore dell’azienda napoletana; E’ stato infatti realizzato un Facebook bombing, sulla pagina Facebook di Energas S.P.A., con il motto “Manfredonia non vuole il deposito gpl #noenergas”. Dopo questa azione di attivismo virtuale, i vertici di Energas non possono più ignorare il volere della città.
Lo spontaneismo studentesco è inoltre arrivato a formulare un processo di collaborazione, di allargamento del fronte di lotta anche ai Comuni del circondario. Negli incontri organizzativi pre-manifestazione è subito fuoriuscita la voglia e la necessità di coinvolgere anche le amministrazioni comunali del foggiano, realizzando una lettere in cui si chiede di “adottare l’O.d.G. con cui il nostro comune si è pronunciato contrario e di sostenerlo nella maniera più possibilmente trasversale agli schieramenti politici e unanime. È il momento di lottare per il nostro futuro, è il momento di lottare per la nostra terra: noi non ci tiriamo indietro. E voi?”.
Lettera degli studenti ai Sindaci del Gargano: diciamo no ad Energas!. ”Siamo studenti e studentesse di Manfredonia e del circondario, abbiamo scelto di scrivervi per parlarvi di un tema che ci ha spinto a calpestare ancora una volta con convinzione le piazze. Abbiamo scelto di scrivervi perché la nostra città è oggetto di mire speculative da parte della multinazionale Q8 per mezzo della sua azienda partner Energas S.p.a. : nella nostra città è in progetto la costruzione di un mega deposito di GPL in località Spiriticchio e con esso di un gasdotto di circa 10 km che collegherà il deposito al molo industriale. Il luogo dove questo scempio ambientale dovrebbe avvenire è una zona SIC-ZPS d’immenso valore naturalistico ed a ridosso dell’Oasi Lago Salso: se questo disastro dovesse abbattersi su quel territorio per l’ennesima volta la nostra terra sarebbe deturpata e privata del suo potenziale turistico.
Il Golfo, che non è un bene soltanto della nostra città, ne uscirebbe compromesso nella sua bellezza e nell’integrità del suo habitat naturale: un habitat che con la sua ricca pesca costituisce un prezioso indotto su tutto il territorio. La nostra terra si esporrebbe al pericolo mortale di incidenti, all’impoverimento delle sue principali attività, ad un ennesimo saccheggio travestito da industrializzazione senza una vera ricaduta occupazionale. Non siamo nimby: non vogliamo questa opera nel nostro territorio, ne nel territorio di qualche comune confinante. La nostra terra è ricca di energie rinnovabili e possiede già una rete di gas metano, mentre il deposito gpl che si intende costruire tornerà utile solo a chi ci speculerà sopra. Crediamo che la nostra terra abbia enormi potenzialità turistiche e agroalimentari: ogni attività deve inserirsi in un contesto di ecocompatibilità ed ecosostenibilità. Abbiamo intrapreso questa lotta non perché siamo pregiudizialmente contrari a questo modello di sviluppo, ma perché questo modello di sviluppo è stato costruito contro di noi e contro la nostra possibilità di costruirci un futuro. La Regione Puglia ha annunciato di volersi pronunciare contraria ed il Consiglio Comunale di Manfredonia, anche per merito della straordinaria mobilitazione che si è sollevata in questi mesi, si è pronunciato unanimemente in posizione nettamente contraria. Vi chiediamo di adottare l’O.d.G. con cui il nostro comune si è pronunciato contrario e di sostenerlo nella maniera più possibilmente trasversale agli schieramenti politici e unanime. È il momento di lottare per il nostro futuro, è il momento di lottare per la nostra terra: noi non ci tiriamo indietro. E voi?”.

(A cura del Collettivo InApnea & Movimento studentesco cittadino, 3 ottobre 2015)

Fonte: Statoquotidiano

L’intervento partecipativo di alcune fazioni politiche, previsto durante il dibattito in piazza del popolo e atteso da alcuni organizzatori, non ha invece avuto luogo

Corteo studentesco Manfredonia

“Se sentite di stare nel giusto, andate avanti senza alcun timore” è stato lo slogan principale della mobilitazione

Manfredonia. Il collettivo ‘InApnea‘ porta in strada gli studenti. Che scendono in piazza, letteralmente, partendo dall’Istituto ITC Toniolo alle 9,30 e arrivando davanti a Palazzo San Domenico, circa un’ora dopo. La mobilitazione, proponendosi di manifestare le opinioni e il dissenso della gioventù sipontina contro l’installazione dell’impianto GPL da parte dell’ormai famosa Energas, ha visto la partecipazione di studenti riuniti da tutte le scuole manfredoniane. Circa un terzo dei frequentanti di ciascun istituto si è infatti presentato all’incontro.
L’intervento partecipativo di alcune fazioni politiche, previsto durante il dibattito in Piazza del Popolo e atteso da alcuni organizzatori, non ha invece avuto luogo. Il corteo, pensato come parte di una lotta di più ampio raggio, si è svolto secondo le più pacifiche procedure rivoluzionarie: striscioni, un po’ di fumo, qualche coro. E in generale, la partecipazione cospicua e non caotica dei ragazzi è riuscita a imporsi alla curiosità dei cittadini anche meno informati. Niente da dire sull’importanza che il parere e l’informazione dei giovani potrebbero avere nella faccenda Energas, la quale, nel frattempo, ha preso parte inconsapevolmente al corteo, vedendo intasarsi la propria pagina Facebook di frasi e commenti (un po’ meno pacifici e decisamente più circoscritti) dei partecipanti. Iniziative altrettanto interessanti, come la convocazione a gran voce del Sindaco in piazza, o la richiesta alla politica di esporsi attraverso atti più definiti, sono invece state accantonate, con buona pace di chi, dalle nove e trenta, attendeva un risveglio dei sensi con scariche adrenaliniche in dosi più elevate. “Se sentite di stare nel giusto, andate avanti senza alcun timore” è stato lo slogan principale della mobilitazione.
La città di Manfredonia aveva già visto espressione, seppure in forma diversa, della propria volontà di rifiuto verso quello che ritiene un abuso al territorio e lo stroncamento di alternative turistiche, paesaggistiche, persino industriali. La novità della manifestazione odierna sta nell’aver interessato una fascia di popolazione normalmente passiva (non sempre per colpe proprie), che oggi, attraverso un corteo ben organizzato, controllato e del tutto chiaro negli intenti, ha invece fatto sentire la propria voce. Nessuno dubita più, in effetti, del sentimento cittadino verso l’installazione del deposito. In ogni caso, Bartolomeo Marcianò, membro del Collettivo ‘InApnea’ e animatore/moderatore del corteo, di cui riportiamo l’intervista, ci assicura che l’evento di stamane non è che l’inizio di una protesta più generale, condotta sempre per vie lecite, con l’intenzione di giungere alle orecchie di personaggi più eminenti come il Presidente della Regione Puglia, o istituzioni più direttamente coinvolte.
Chissà se nel prossimo scambio di opinioni la politica si presenterà all’appuntamento, o seEnergas riterrà opportuno autoinvitarsi.
(A cura di Antonella Attanasio – antonellattanasio84@gmail.com)

Fonte: Statoquotidiano

Il ministro dei trasporti, graziano delrio, ha ribadito la prossima presentazione del decreto sulla riforma dei porti che riguarda il loro governo

Gaetano Falcone

Riducendo il numero attuale delle Autorità Portuali, che sono 24, il Governo ha imposto alcuni accorpamenti

Delrio ha annunciato lo scorso 30 settembre che il decreto sulle Autorità Portuali è pronto, durante l’inaugurazione del Salone Nautico di Genova e già oggi appaiono le anticipazioni sui suoi contenuti, tratte da un incontro svolto ieri dal ministro con i parlamentari del suo partito. Secondo indiscrezioni di stampa, Delrio avrebbe individuato quattordici Autorità di Sistema Portuale, ossia i nuovi enti che sostituiranno le attuali Autorità Portuali e che avranno anche competenze sulla logistica.
Riducendo il numero attuale delle Autorità Portuali, che sono 24, il Governo ha imposto alcuni accorpamenti che, secondo le indiscrezioni, sarebbero otto: Genova-Savona, Livorno-Piombino, Napoli-Salerno, Cagliari-Olbia, Palermo-Trapani, Augusta-Messina-Catania, Bari-Taranto-Brindisi-Manfredonia, La Spezia-Carrara. Altri sei scali manterrebbero un’Autorità propria: Civitavecchia, Gioia Tauro, Ancona, Ravenna, Venezia e Trieste. Ma questo schema non sarebbe ancora definitivo, perché le soluzioni per i porti pugliesi e per La Spezia e Carrara sarebbero ancora in fase di discussione.
Le nuove Autorità Sistema Portuale avranno un sistema di governo più agile dell’attuale e avranno responsabilità sui piani regolatori portuali, i piani operativi triennali, pianificazione delle infrastrutture e concessioni. Delrio ha anche annunciato nuovi provvedimenti sui dragaggi e sullo sportello unico doganale.
Fonte TrasportoEuropa