Falesie: “E’ ancora in atto un tavolo di lavoro, ci saranno sopralluoghi e verifiche nei punti interessati da parte delle autorità competenti”

Guardia Costiera depuratoriManfredonia – “L’ANNO scorso abbiamo elevato 19 verbali amministrativi e 5 notizie di reato, c’è stato il sequestro di un depuratore. L’attività è andata avanti. Cercheremo di incrementare i controlli sugli impianti per evidenziare eventuali criticità”. Così stamani aStatoquotidiano il Comandante della Capitaneria – Guardia Costiera di Manfredonia, CFMarcello Notaro, in attesa della conferenza di presentazione dell’operazione ‘Mare Sicuro 2015’.

Come risaputo, a fine agosto 2014 furono resi noti i risultati di un’attività di controllo deidepuratori dei Comuni di tutta la provincia di Foggia da parte dei militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia e della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, con l’ausilio dei tecnici ARPA del Dipartimento di Foggia.

Durante le operazioni di censimento e controllo degli scarichi autorizzati e non, furono eseguiti 8 controlli presso diversi impianti depurativi pubblici situati nella Provincia, nei quali spesso si è potuto riscontrare delle “anomalie delle determinazioni analitiche quali valori alterati relativi alla richiesta di ossigeno nelle acque di depurazione oltre alla presenza di metalli, tracce di inquinamento dovuto a sostanze di origine fecali“.

Di conseguenza, al tempo sono state elevate 9 sanzioni amministrative per violazioni al T.U. Ambiente di cui al Decreto Legislativo nr. 152/2006. “L’attività è partita da uno strumento di indagine fornito dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto: il telerilevamento, da cui scaturiscono anomalie termiche, fonte di indizi circa presunti inquinamenti”.

Da ultimo, nella prima settimana di agosto del 2014, “con intento di consolidare le indagini in corso sulla qualità delle acque che si riversano nei principali Torrenti e corsi d’acqua collegati a loro volta al mare”, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto aveva inviato sul posto un nucleo di specialisti con l’impiego di un Laboratorio ambientale Mobile, che hanno effettuato diversi campionamenti di acqua di mare, dolce e reflua per l’esecuzione di analisi chimico-fisiche e microbiologiche. Particolari criticità erano state evidenziate a carico di alcuni depuratori privati esistenti lungo la riviera sud antistanti la foce del Torrente Candelaro.

“Quella attuale – ha detto stamani a Statoquotidiano il Comandante Marcello Notaro – è una fase di preparazione per poi mettere in campo tutte le azioni necessarie per lo sviluppo delle nostre operazioni. Abbiamo fatto tesoro delle criticità osservate l’anno passato. Per un maggior controllo del territorio abbiamo pensato di intervenire in collaborazione con altri enti: penso alla Guardia costiera ausiliaria, ai Vigili del fuoco, per le verifiche in alcune località isolate, cd arenili”.

Falesie. “L’anno scorso c’è stata una fase di proposizione della problematica. Anche quest’anno è stata trattata a livello di unità di governo, di Prefettura. E’ ancora in atto un tavolo di lavoro, ci saranno sopralluoghi e verifiche nei punti interessati da parte delle autorità competenti. Le autorità tecniche preposte alla sicurezza della cittadinanza si esprimeranno in seguiti sui limiti da adottare.Ci sono delle aree che sono oggetto di ordinanza, si stanno rivisitando alcune zone dove ci sono stati degli interventi di mitigazione del rischio”.

“Ricordo a tutti che sarà attivo h24 il numero gratuito 1530: i diportisti potranno chiamare per qualsiasi emergenza”.

 

Fonte: Statoquotidiano