Li ha prospettati il professor Piccinni del Politecnico di Bari incaricato dal Comune di Manfredonia per risolvere l’annoso problema – Ad occuparsene sarà un gruppo di lavoro multidisciplinare.
Sarà un gruppo di lavoro composto da esperti del Politecnico di Bari con il supporto tecnico scientifico del Laboratorio di ingegneria delle coste dello stesso Politecnico a condurre uno studio di fattibilità per risolvere i problemi del litorale sud del golfo di Manfredonia che va da Ippocampo fino a Margherita di Savoia.
E’ quanto propone il professor Piccinni ordinario di costruzioni idrauliche presso il Politecnico di Bari, sede di Foggia, al quale il Comune di Manfredonia ha affidato l’incarico di affrontare nei suoi e diversi aspetti il problema delle mareggiate che omai con frequenza ravvicinata si abbattono sul litorale sud di Ippocampo.
“Prima di definire le strategie di intervento – avverte il professor Piccinni nella nota preliminare redatta a seguito dei sopralluoghi effettuati nella zona interessata – è necessario eseguire un approfondito studio sulla dinamica costiera finalizzata a ricostruire le tendenze evolutive in atto”.
E’ stato appurato che gli interventi di protezione realizzati nel tempo hanno prodotto più danni che benefici. Determinante per lo sconvolgimento del trend evolutivo del litorale, è risultato la costruzione del porto di Margherita di Savoia. “Occorre pertanto mettere a punto – afferma Piccinni – una strategia complessiva di interventi finalizzati alla stabilizzazione della spiaggia in zona Ippocampo senza che le nuove misure abbiano ripercussioni negative su altri aspetti del problema”.
Tra le opere di adeguamento del complesso reticolo idrografico sono state previste la pulizia o rifacimento dei canali di bonifica e previsione di nuovi canali; la realizzazione di impianti idrovore opportunamente posizionati; la colmata delle zone depresse; la manutenzione dell’alveo; l’adeguamento idraulico degli attraversamenti; il risanamento delle condizioni strutturali degli attraversamenti.
Si procederà quindi alla ricostruzione originale della spiaggia con un ripascimento artificiale protetto. La sabbia necessaria – è previsto – per la ricarica della spiaggia potrà essere prelevata direttamente in mare previa specifica indagine volta a definire la cava sottomarina di prestito.
“L’individuazione delle opere e la loro quantificazione di massima – annota il professor Piccinni – richiede prioritariamente uno studio di fattibilità che metta a confronto l’efficacia di ciascun intervento in funzione dei benefici attesi onde poter programmare gli stessi secondo una scala di priorità che deve avere a riferimento principia la pubblica incolumità e la salvaguardia delle opere”.
La tematica da affrontare è complessa e richiede pertanto competenze multidisciplinari che il professor Piccinni così individua: idrologia per la determinazione dei flussi che possono giungere all’area di studio ai vari tempi di ritorno; Idraulica fluviale e sistemazione idrauliche per la individuazione delle opere di bonifica e difesa dagli allagamenti; idraulica marittima per lo studio meteomarino dei paraggi al largo e la individuazione delle opere di protezione del litorale; geologia applicata per gli aspetti delle caratteristiche dei suoli; ambientale per gli aspetti botanici faunistici e vegetazionali degli habitat.

Fonte: Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia