In una lettera inviata al Ministero e agli enti interessati alla questione, lamenta la mancanza di dati circostanziati sull’andamento dei lavori. Ha invitato la Syndial a fornire informazioni chiare ed interpretabili sullo stato della bonifica e gli enti preposti al controllo di esprimersi in proposito.

Preoccupazione sullo stato di attuazione ed efficacia delle attività svolte all’interno del sito ex Enichem di Macchia, relative alla bonifica delle discariche nonché della falda sottostante è stata espressa dal sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi in una lettera indirizzata al Ministero dell’Ambiente e tutela del territorio, alla Syndial appaltatrice delle opere di bonifica, all’Ispra, all’Arpa di Bari e di Foggia, alla Provincia di Foggia, alla Regione Puglia e al Comune di Monte Sant’Angelo competente per giurisdizione sul sito ex Enichem ricadente nel territorio comunale e che dunque dovrebbe esercitare un azione di controllo diretto e di merito su quanto avviene in quel sito.
Al Comune di Manfredonia viene fatta solo una “sterile notifica” dei report trimestrali sul monitoraggio condotto in dette aree “ma non si evidenzia – rileva il sindaco Riccardi – quale sia lo stato di raggiungimento degli obiettivi fissati dai progetti definitivi approvati, né quali siano i tempi entro cui le attività potranno ritenersi concluse, ancor meno – evidenzia – sulla efficacia ed efficienza delle attività ed interventi in atto, finalizzate a preservare la costa ed il mare”.
La preoccupazione del sindaco è volta agli aspetti della sicurezza e alla salute pubblica di una popolazione a diretto contatto con quel sito dichiarato di interesse nazionale a ragione del suo profondo inquinamento. “Considerate le enormi quantità di inquinanti – argomenta Riccardi – fino ad oggi estratte e dichiarate nei report citati, paragonate a quelle stimate nei rispettivi progetti, ci si chiede se le precauzioni prese al fine di preservare l’incolumità pubblica siano state e sono sufficienti”.
Il sindaco Riccardi “in considerazione dell’importante ruolo che compete ad una pubblica amministrazione in merito alla salvaguardia della salute dei cittadini” invita la Syndial ad inviare un circostanziato documento che “contenga informazioni chiare ed interpretabili sullo stato delle bonifica del sito, sia dei rifiuti presenti in tale area che di quelli della falda. Evidenziando chiaramente – aggiunge – l’efficienza e l’efficacia sia dei procedimenti in atto in termini di bonifica che di prevenzione e dei tempi necessari per il raggiungimento degli obiettivi posti a progetto”.
Una dura presa di posizione dunque estesa nei confronti degli enti di controllo e vigilanza ai quali il sindaco chiede “il loro parere nonchè le proprie considerazioni, proposte ed eventuali interventi finalizzati alla migliore riuscita dell’attività di bonifica del sito”.
Attività che si protraggono da circa un ventennio ormai e attraversate da intoppi vari che hanno richiamato l’attenzione della Magistratura intervenuta pesantemente. Un interessamento che ha sortito scarsi effetti se è vero come è vero che appena qualche mese fa è stata “scoperta” una grande discarica opportunamente occultata.

Fonte: Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia