“Non è ancora possibile identificare i motivi di questo triste fenomeno

“A SAN MENAIO NEL GIRO DI UNA SETTIMANA E’ SPIAGGIATO UN DELFINO NEL GIORNO DI PASQUETTA E STAMANE LA TRISTE SORTE E’ TOCCATA A UNA TARTARUGA MARINA”

delfino spiaggiato

Vico del Gargano – E’ allarme in Gargano. Dal 2010 assistiamo inermi ogni anno allo spiaggiamento di numerosi animali marini, dalle balene ai delfini e non ultime le tartarughe marine. A San Menaio nel giro di una settimana e’ spiaggiato un delfino nel giorno di Pasquetta e stamane la triste sorte e’ toccata a una tartaruga marina.

Non è ancora possibile identificare i motivi di questo triste fenomeno. Si pensa ad un perentorio sbalzo della temperatura o alla presenza di batteri nelle acque che lambiscono le coste garganiche, ma anche a ragioni legate alla “pressione dell’uomo”, come i sonar utilizzati dalle imbarcazioni o per i sondaggi petroliferi. L’Ente Parco e il Presidente Stefano Pecorella avevano posto all’attenzione degli organi competenti questo tragico fenomeno gia’ nel 2010,di seguito riportiamo le sue dichiarazioni in merito rilasciate in quel periodo:”A proposito degli spiaggiamenti di animali marittimi che si registrano lungo le coste del Gargano in questo periodo – scrive Pecorella – vorrei sottoporre all’attenzione delle autorità interessate i dati acquisiti dagli uffici che mi supportano e che traggono spunto dalle notizie che il Servizio Veterinario dell’Asl (Azienda sanitaria locale, ndr) Foggia 1 ha l’accortezza di fornire costantemente a questo Ente.

Il significativo aumento del numero degli spiaggiamenti, avvenuti nel periodo che va dal 2010 ad oggi necessita della dovuta attenzione perché, quando gli animali sono rinvenuti morti, le cause del decesso risultano ‘sconosciute e non determinabili’, quando invece risultano ancora in vita, la deriva è causata dal presunto ‘raffreddamento dell’acqua e dalle condizioni meteo-marine’. Spesso – continua il presidente – gli animali ritrovati appartengono alla specie tartaruga comune (Caretta caretta) e più raramente si tratta di delfini (Tursiops Truncatus). Il sistema ambientale ci manda dei messaggi che dobbiamo decodificare il prima possibile e con i mezzi più idonei. La tutela e la salvaguardia dell’intero territorio non sono affatto argomenti procrastinabili e serve il serio e costante impegno di tutti. In questi termini il Parco vigilerà e terrà accese le luci su queste vicende”.

Per il momento pare che le buone intenzioni e l’allarme lanciato dal Presidente del Parco del Gargano siano rimaste inascoltate, nei mari del Gargano a distanza di 5 anni, continuano gli spiaggiamenti nel silenzio e nell’indifferenza delle istituzioni.

(A cura di Giuseppe Luigi D’Errico (Vico del Gargano Infoeventi))

 

Fonte: Statoquotidiano