Si avvisano i visitatori che le viste al Centro Studi e Ricerche della Cultura del Mare di Manfredonia sono temporaneamente sospese per lavori di manutenzione straordinaria.

La Guardia Costiera conferma il proprio impegno – in dipendenza funzionale dal
Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – nella
vigilanza sulla filiera della pesca. Un’attività continua che ha lo scopo di verificare
il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia di tutela
delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.
Proprio in occasione dell’incremento di domanda dei prodotti ittici che si registra
in prossimità delle festività natalizie, la Guardia Costiera ha rafforzato il proprio
impegno nel contrasto alle attività di pesca illegale, allo scopo di scongiurare
tutti quei comportamenti illegali che compromettono il prodotto ittico, soprattutto
“Made in Italy”.
L’operazione complessa “SpINNaker” (INN, acronimo di Pesca Illegale Non
dichiarata e Non regolamenta), in corso in questi giorni su tutto il territorio
nazionale e che si protrarrà fino al mese di febbraio, vede in campo donne e
uomini della Guardia Costiera impegnati in controlli, sia a terra che in mare.
Tre le fasi dell’operazione in corso: una prima fase detta di “analisi”, che ha
avuto luogo dal 13 al 30 novembre ed è servita a individuare i “target” di
interesse, individuando le unità navali e gli operatori commerciali destinatari di
un’eventuale verifica durante l’attività operativa; a questa ha poi fatto seguito una
seconda fase “operativa” – dal 1 al 15 dicembre -, che ha permesso di attuare
un contrasto diretto alle attività di pesca illegale, attraverso l’esecuzione delle
verifiche preventivamente pianificate; infine, seguirà una terza fase durante la
quale, in considerazione del particolare periodo dell’anno e della specificità delle
realtà locali, i Comandi territoriali potranno orientare meglio la loro azione di
controllo.
L’obiettivo principale è quello di prevenire, individuare e contrastare qualunque
forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici e
alterare il principio di leale concorrenza sul mercato a causa di comportamenti
disonesti, che possano indebolire anche la capacità del cittadino di
autodeterminarsi correttamente nella scelta del prodotto ittico. Un’operazione
questa che tutela anche la maggioranza degli operatori del settore che agiscono
nel rispetto della normativa e garantiscono prodotti di elevata qualità, primi fra
tutti quelli provenienti della pesca italiana artigianale e costiera.
Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro di
Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di
Roma, e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca
(CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali – ha portato, ad oggi,
all’effettuazione di 10.850 controlli e che consentiranno agli italiani di acquistare
sul mercato prodotti ittici sicuri garantiti.
Questi i dati salienti: 636 illeciti tra amministrativi e penali, 211 attrezzi da
pesca sequestrati, 6 esercizi commerciali chiusi; sanzioni pecuniarie che
ammontano a oltre 1 milione di euro, per un totale di 218 tonnellate di
prodotto ittico sequestrato.
Numeri che rientrano nello sforzo complessivo posto in essere nel corso del 2023
dalla Guardia Costiera nella sua funzione di controllo del settore della pesca,
in linea con gli obiettivi proposti dal Ministero dell’agricoltura della sovranità
alimentare e delle foreste.

Nel 2023, infatti, è di oltre 7,5 milioni di euro l’importo totale delle sanzioni
comminate, con oltre 500 tonnellate di prodotto irregolare sequestrato. Ma non
solo. Nel corso dell’anno l’azione di contrasto alla pesca illegale ha permesso di
effettuare sull’intero territorio nazionale circa 110.000 verifiche e ispezioni
approfondite sia in mare che lungo la filiera commerciale: dall’analisi dei dati è
risultato che la maggior parte degli illeciti è avvenuto nell’ambito della tracciabilità
del pescato, a causa di prodotti ittici non genuini (etichettati come “nostrani”) o
non etichettati, spesso provenienti dall’estero.
In particolare per quanto riguarda il Compartimento Marittimo di Manfredonia nel
corso dell’operazione SpINNaker sono state portate a termine diverse operazioni
di polizia marittima a tutela della risorsa ittica e che hanno visto coinvolti anche
mezzi aerei appartenenti al 3° Nucleo Aereo di Pescara, motovedette di tutto il
compartimento marittimo e pattuglie terrestri. L’attività posta in essere ha
riguardato tanto i centri di distribuzione di prodotti ittici presenti sul territorio
quanto le condotte contra legem da parte delle unità da pesca con particolare
riferimento a quelle impiegate nella pesca dei molluschi bivalvi a nord Gargano.
Nel periodo dell’operazioni sono state elevate numerose sanzioni amministrative
per un totale che supera i 30.000,00, mentre sono stati sottoposti a sequestro
1.400 (millequattrocento) kg di prodotto ittico.

Si è svolta presso la sede della Lega Navale Italiana Sezione di Manfredonia la
giornata dedicata alla promozione e alla sensibilizzazione della cultura del Mare
promossa dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia, nell’ambito del più ampio
progetto “Giornata della Costa e settimana blu” promossa dalla Direzione
Marittima della Puglia e della Basilicata Ionica. L’evento, intitolato “Professioni
d’amare”, ha coinvolto diversi istituti della provincia e in particolare I.S. “Roncalli –
Fermi- Rotundi -Euclide” di Manfredonia, Istituto di Istruzione Secondaria
Superiore “Mauro Del Giudice” di Rodi Garganico e I.P.E.O.A. “M. Lecce” di
Manfredonia che hanno preso parte al momento formativo con circa 300 studenti
(alcuni collegati in modalità da remoto).
La conferenza ha visto tra i relatori il Direttore Marittimo della Puglia e della
Basilicata Ionica Contrammiraglio Vincenzo LEONE, il Comandante della
Capitaneria di Porto di Manfredonia Capitano di Fregata Antonio CILENTO, il
Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Prof.
Ugo Patroni GRIFFI, il responsabile del reclutamento della Compagnia di
Navigazione Grimaldi Dott. Nocerino, il dirigente medico responsabile del USMAF
dott. COLUCCIELLO Massimo e in ultimo il presidente della Lega Navale dott.
Brunetti.
L’incontro, finalizzato ad accrescere la cultura nautica ed a offrire agli studenti una
visione, è stata l’occasione per discutere in merito agli eventuali sbocchi lavorativi
che possono essere intrapresi dagli studenti al termine del percorso di studi,
iniziando per l’appunto dall’iscrizione alla Gente di Mare.
Grazie alla disponibilità offerta dai dirigenti scolastici, in una sinergica
cooperazione i vari relatori hanno messo a disposizione le conoscenze e le
competenze per agevolare gli studenti nella scelta verso le professioni legate al
mare.
Al termine della conferenza gli studenti dell’ I.P.E.O.A “M. Lecce” hanno effettuato
un’esercitazione di laboratorio a favore di tutte le autorità intervenute.
Tra la Capitaneria di Porto di Manfredonia e gli Istituti coinvolti è stata altresì
elaborata una bozza di accordo di programma, attualmente all’approvazione del
Comando Generale del Corpo delle Capitaneria di Porto – Guardia Costiera,
finalizzato all’accrescimento della cultura nautica e che sarà da spunto per le
future iniziative che si svolgeranno nel corso del prossimo anno tra cui la
settimana blu e la giornata della costa promossa dalla Direzione Marittima di Bari
e la Regione Puglia.

Nella giornata di ieri alcuni giovani pazienti dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG), accompagnati da familiari e staff medico, hanno fatto visita alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia (FG).

Ad accogliere i giovani ospiti il Comandante del Compartimento Marittimo e del Porto di Manfredonia Capitano di Fregata Antonio CILENTO, unitamente ad una rappresentanza del personale in servizio.
La mattinata è proseguita con un breve briefing operativo nel quale sono state illustrate le attività che la Guardia Costiera svolge quotidianamente a tutela dell’ambiente, della salvaguardia della vita umana in mare.

Successivamente i piccoli ospiti, dopo aver ricevuto in dono il tradizionale berretto con il logo della Guardia Costiera, si sono recati presso il molo di ponente del Porto Commerciale di Manfredonia dove ad aspettarli c’era il pattugliatore “Walter Fachin” CP 403 messo a disposizione per l’occasione dalla Direzione Marittima di Bari.

I piccoli “marinai” e i loro accompagnatori, una volta saliti a bordo, hanno lasciato il porto di Manfredonia per dirigere verso nord e dove hanno potuto così osservare le splendide coste garganiche da una prospettiva diversa.

Una vera emozione per i bimbi che non erano mai saliti a bordo di un simile mezzo.

Sua Eccellenza Mons. Franco MOSCONE ha voluto ringraziare le donne e gli uomini della Guardia costiera dedicando loro un sentito pensiero con le seguenti parole: “Grazie di cuore, come vescovo e Presidente di Casa Sollievo della Sofferenza, alla Guardia Costiera che da tempo dimostra la sua vicinanza e sostegno al reparto di pediatria oncologica del nostro ospedale con stima e riconoscenza”.

 

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Comunicato della Capitaneria di Porto di Manfredonia

Si è svolto ieri il dibattito pubblico di lancio della Prima Giornata Regionale della Costa, organizzato a Bari da Regione e Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Ionica, in collaborazione con il Politecnico di Bari e gli atenei pugliesi, moderato dalla giornalista Donatella Bianchi.

Sul palco si sono alternate diverse voci del mondo della politica, della pubblica amministrazione, dell’università, della Guardia costiera, dell’imprenditoria, della ricerca e della divulgazione scientifica come Mario Tozzi. Tra gli altri sono intervenuti Antonio Decaro, presidente ANCI e sindaco di Bari, Francesco Cupertino, rettore del Politecnico di Bari, Giuseppe Mastronuzzi delegato del rettore dell’Università di Bari, il Contrammiraglio (CP) Vincenzo Leone, Direttore marittimo e l’Ammiraglio Ispettore capo
Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.

Per la Regione Puglia hanno partecipato il vicepresidente della Regione e Assessore al Demanio, Raffaele Piemontese, l’Assessora all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, e l’Assessora al Turismo, Gianfranco Lopane. Nel corso della giornata sono stati consegnati gli attestati di merito agli assistenti bagnanti
che nel corso della stagione balneare 2023 si sono distinti per prontezza e coraggio nelle
operazioni di salvamento.

Undici i bagnini premiati personalmente dall’Ammiraglio Leone:
SERGIO Andrea, TOMMASI Giuseppe, CASTO Giacomo, CORLIANO’ Lorenzo, INNANGI Francesco, TURCO Antonio, PAPAGNO Nazario, DEL VECCHIO Francesco Pio, DI CHIO Francesca, DONADIO Rocco e DE MOLA Francesco Saverio In particolare i bagnini operanti nel compartimento marittimo di Manfredonia che si sono distinti hanno ricevuto l’attestato con le seguenti motivazioni.

INNANGI Francesco con la seguente motivazione “Assistente bagnante presso la struttura turistico ricreativa Le Diomedee in Vieste, il 21.08.2023, veniva allertato dai bagnanti presenti sulla battigia circa la presenza di una signora in mare allontanatasi con intenti suicidari. Prontamente, prendeva il largo con il pattino di salvataggio e si dirigeva verso la detta signora che faticosamente annaspava in acqua e, raggiunta, si rifiutava più volte di salire a bordo. Visti i vani tentativi di collaborazione e, soprattutto, la ferrea volontà di non farsi soccorrere, nell’intenzione di lasciarsi morire tra le onde – volontà dichiarata
dalla stessa signora che andava ripetendo al bagnino: “VOGLIO MORIRE LASCIATEMI ANNEGARE” – il sig. INNANGI, sprezzante del pericolo, si tuffava in mare e,vincendo la resistenza della donna, che continuava a sbracciarsi e si allontanava nuotando, riusciva a cingerla e calmarla, convincendola, poi, a salire a bordo del pattino di salvataggio”

TURCO Antonio e PAPAGNO Nazario con la seguente motivazione: “Presso la struttura Balenare dell’Hotel Riviera, in località Rodi Garganico il 27/08/2023, una signora di mezza età, mentre era intenta a consumare il pasto presso il bar/ristorante accusava un malore dovuto ad asfissia. Prontamente i due bagnini presenti, si adoperavano immediatamente a fornire assistenza di Primo Soccorso, evitando il pericolo di soffocamento”

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Il Comune di Manfredonia, in collaborazione con il Centro Cultura del Mare / AICS, Lega Navale di Manfredonia e Marineria Sipontina organizza Rievocazione storica della sciabica, il giorno sabato  19/08/2023 presso Spiaggia Castello a Manfredonia.
Presentano l’evento Matteo Perillo e Stefania Fortunato. Non mancate!
sciabica

 

Il Centro Cultura del Mare A.P.S. presenta “Albe”, la mostra di opere dell’illustratore e visual
designer Antonio Santoro.
La mostra si ispira a paesaggi e sfumature oniriche, mare, corpi celesti e figure femminili,
elementi reali e di fantasia che si intrecciano come immagini residue di un sogno al risveglio, a
volte chiare e ben definite, a volte più fumose.

Antonio Santoro nasce a Manfredonia (FG) nel 1988. Dopo aver conseguito il diploma all’ ITC
Toniolo, si trasferisce inizialmente a Teramo dove studia Marketing, Pubblicità e Comunicazione
Aziendale. In seguito si sposta a Milano per continuare gli studi, scegliendo il campo della
comunicazione e delle nuove tecnologie digitali. Durante questo percorso si appassiona alle arti
visive e inizia a studiare la composizione grafica e l’illustrazione digitale sviluppando un proprio
stile, fatto di forti contrasti luminosi e di immagini dal sapore surreale, che attingono a piene mani
dalle sue due grandi passioni, il mare e l’astronomia.

Il Centro Cultura del Mare di Manfredonia sarà aperto durante Luglio e Agosto nei seguenti orari:

Mercoledì – Giovedì – Sabato dalle ore 18:00 alle 21:00.

Vi aspettiamo!

La realtà del “Centro Studi e Ricerche della Cultura del Mare” di Manfredonia è in decisa crescita. Uno spazio culturale che accoglie una mostra di reperti storici della marineria, della malacologia e della cantieristica navale sipontina, oltre la teca con l’apparato scheletrico del famoso “delfino Filippo”, “l’amico venuto dal mare”, offrendo così uno spettacolare spaccato del mare e delle attività che lo animano, e che fino ad ora ha accolto più di 5mila visitatori, centinaia di alunni di diversi Istituti Comprensivi, alcuni provenienti anche dalla Provincia di Foggia.

Una collezione assortita di reperti originali raccolti in oltre un ventennio da un gruppo di appassionati che hanno promosso la nascita del “Museo del mare”, rendendo concreto il progetto patrocinato dal Centro Cultura del Mare A.P.S. – E.T.S.

Anche il Contrammiraglio Domenico GUGLIELMI, della Marina Militare Italiana, attualmente in servizio allo Stato Maggiore della Difesa a Roma, la settimana scorsa, ha fatto gradita visita al Centro Studi e Ricerche della Cultura del Mare, accolto dalle Istituzioni, dal direttivo dell’associazione promotrice, da un gruppo di soci della locale ANMI, da numerosi pescatori, marittimi, amici e parenti.

Ha portato i saluti al nostro illustre concittadino, il Sindaco di Manfredonia, Ing. Gianni Rotice, che ha tenuto a dichiarare: “L’8 aprile 2022, Manfredonia vedeva l’apertura del Centro Studi e Ricerche della Cultura del Mare presso i locali a piano terra, in viale Miramare, vedendo realizzarsi il sogno e gli sforzi del professor Giovanni Simone e di decine di volontari. È stata tra le prime azioni della nostra Amministrazione, tra quelle di cui vado più
orgoglioso perché rappresenta la memoria e l’identità della nostra città. Per queste motivazioni il Centro va tutelato e sostenuto da tutte le istituzioni anche nella visione di un suo potenziamento in ottica culturale, scientifica e turistica”.

Il Contrammiraglio Domenico GUGLIELMI, ha ringraziato per l’invito avuto, con spirito di servizio, felice di poter aiutare a promuovere questa nascente realtà, che conserva ed espone le memorie marinare di un territorio ricco di storia e di vicende straordinarie. Ha tenuto a sottolineare l’importanza, attraverso i ricordi e le testimonianze, di mettere in luce le attività marittime quali elementi fondamentali dai quali trarre sviluppo e ricchezza, generando occupazione e benessere. Ha poi aggiunto ricordi personali della giovinezza legati al mare sipontino, trascorsi prima di lasciare Manfredonia per l’Accademia Navale di Livorno. «Famiglia e amici – ha rivelato – mi hanno tenuto legati alla mia città in questi quasi quarant’anni di Marina Militare.

Sono i riferimenti fondamentali che danno senso alla vita. Così come il Centro Studi e Ricerche della Cultura del Mare è un’istituzione che valorizza la cultura del mare in tutte le sue manifestazioni anche economiche che la Marina con le sue variegate attività sia pure indirettamente, protegge e valorizza sui mari di tutto il mondo».

Ad accogliere l’illustre ospite, che era accompagnato dal fratello Ing. Salvatore Guglielmi, il direttore del Centro, il Prof. Giovanni Simone, Il Sindaco, Ing. Gianni Rotice, l’On. Avv. Giandiego Gatta, il Cap. di Corvetta (CP) Francesco Petrunelli in rappresentanza del Comandante del Porto di Manfredonia, Cap. di Fregata (CP) Antonio Cilento, Il Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero di Manfredonia, Prof. Luigi Talienti, Il Presidente della Lega Navale Italiana Sez. di Manfredonia, Rag. Franco Brunetti, il Presidente Associaz. Naz. Marinai d’Italia di Manfredonia, Cav. Lgt (r) Dino Salice, il Presidente Provinciale AICS Foggia, Dr. Cesare Gaudiano e Franco Rinaldi cultore di storia locale.

Tutte le Autorità intervenute hanno avuto parole di plauso per la splendida realtà realizzata dal Centro Cultura del Mare/AICS.

L’esposizione dei reperti sarà visitabile nei seguenti giorni:
mercoledì, giovedì e sabato, dalle ore 18 alle ore 21

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“ Pulizia fondali” è un progetto di recupero dell’ambiente marino, del golfo di Manfredonia, che punta alla rimozione dal fondo del mare, a cura dei pescatori, dei rifiuti di plastica e materie varie ed al loro successivo conferimento in appositi centri di raccolta per il corretto smaltimento.

PREMESSA

Rifiuti raccolti da reti a strascicoIl problema dell’inquinamento del mare con i fondali coperti di rifiuti è una realtà europea e specialmente delle coste mediterranee. La presenza e la dispersione in mare dei rifiuti rappresenta, oltre ad un danno per l’intero ecosistema marino e costiero, un notevole ostacolo alla riproduzione di specie ittiche con gravi danni per la pesca.

Nel nostro caso, trattasi del golfo di Manfredonia, c’è una specificità forse dovuta alla particolare conformazione delle correnti marine. I fondali di ampie zone sono coperti di retine di plastica che, tra l’altro, vengono utilizzate negli allevamenti delle cozze.

In concomitanza della manifestazione “Spiagge e fondali puliti” del Maggio 2012 è stato elaborato un resoconto dei sondaggi effettuati dai pescatori onde ricavare elementi utili per conoscere lo stato in cui si trovano i nostri fondali. E’ emerso che nei pressi delle spiagge frequentate, i fondali sono puliti mentre al largo presentano un alto grado di sporcizia che, sicuramente danneggia la riproduzione delle specie ittiche e l’habitat delle praterie sottomarine di Cymodocea e Posidonia.

In particolare, alla distanza di quattro miglia dalla costa, i fondali sono ricoperti di retine di plastica oltre che di materie varie (plastiche, ferrose, di vetro e tronchi di legno).

RIFERIMENTI

La pulizia dei fondali marini non è una novità. Già nel 2011 è stato avviato, nel Mediterraneo, su proposta del commissario europeo Maria Damanaki, un progetto pilota per la raccolta di detriti di plastica e l’UE inizialmente ha sovvenzionato l’iniziativa che prevedeva di corrispondere ai pescatori un incentivo per pescare rifiuti.

Un progetto simile fu realizzato nel mare del Nord e si riuscì a recuperare oltre 20.000 tonnellate all’anno di rifiuti marini, tanto da portare alcuni pescatori ad occuparsi solo di rifiuti, anche su base volontaria.

Comunque i primi ad aver pensato a realizzare un progetto di pulizia del mare sono stati i pescatori del golfo di Gaeta che, con le imbarcazioni titolari di autorizzazione per la pesca a strascico, nel 2007-2008 hanno permesso di sviluppare un progetto di pulizia del mare, che è stato presentato alla trasmissione “Linea Blu” denominato “Pescambiente” elaborato con la partecipazione del comandante della Capitaneria di Porto di Gaeta.

Di fatto tale progetto ha aperto la strada ad un nuovo modo di educazione ambientale.

 

OBIETTIVI

Obiettivo primario del progetto è contribuire alla bonifica dei fondali marini del golfo di Manfredonia mediante il recupero, per il successivo smaltimento, delle retine di plastica e dei rifiuti solidi rinvenuti a mare, provenienti da imbarcazioni, fiumi, corsi d’acqua e scarichi vari e da allevamenti di cozze, nonché di materiali e rifiuti prodotti a bordo delle unità che transitano/operano nel golfo.

“Pulizia Fondali”, nel contempo, si prefigge di riqualificare la figura del pescatore, riconoscendogli un ruolo di protagonista nella tutela del mare e quindi di rispettoso “custode” ed intelligente preservatore dell’ecosistema in cui opera e, quindi, del proprio “luogo di lavoro”, affinché, anche in futuro, possa trarne il giusto profitto.

L’alto valore sociale del presente progetto è sintetizzabile negli obiettivi che seguono:

–       bonificare, per quanto possibile, i fondali marini dai materiali solidi presenti ed in particolare recuperare le retine di plastica;

–       incentivare lo stoccaggio a bordo dei motopescherecci ed il successivo corretto smaltimento dei rifiuti prodotti durante le normali attività di pesca;

–       ridurre nel tempo il rischio di danni alle reti ed agli attrezzi da pesca arrecati da materiali particolarmente voluminosi e pesanti presenti a mare e/o giacenti sul fondo marino;

–       riqualificare il ruolo del pescatore in attore principale della salvaguardia dell’ambiente marino e costiero;

–       tentare di individuare, dall’analisi delle retine di plastica,il punto di provenienza per elaborare strategie tendenti ad eliminare la loro presenza in fondo al mare.

 

FASI  DI “Pulizia Fondali

  1. – fornitura da parte dell’Amministrazione Comunale ai motopescherecci del Compartimento Marittimo di contenitori idonei alla raccolta dei rifiuti;
  2. – posizionamento in banchina a cura del Comune e con il coinvolgimento dell’autorità marittima, in luogo ritenuto idoneo ai sensi delle vigente normativa sanitaria, di cassonetti/stazioni di raccolta (c.d. “isole ecologiche”) per il temporaneo stoccaggio dei rifiuti recuperati e/o prodotti a mare;
  3. – raccolta in mare dei rifiuti prodotti e/o recuperati e successivo deposito in banchina presso i citati punti di sbarco; per i materiali più voluminosi si prevede l’accantonamento nei pressi di tali punti;
  4. – prelievo giornaliero, in orari adeguati al rientro in porto dei motopescherecci, del materiale conferito nei centri di raccolta, mediante automezzi abilitati e trasporto dello stesso in idonee discariche.

 

IPOTESI DI INCENTIVAZIONE

Rifiuti raccolti da una rete a strascicoConsiderando che i pescatori, sviluppando questa attività, diventano i “netturbini del mare” si ritiene giusto prevedere un riconoscimento economico.

L’incentivazione potrebbe conseguirsi attraverso la firma di protocolli operativi che statuiscano le seguenti iniziative:

1)     Elargire dei “buoni carburanti” in misura proporzionale alla quantità di retine pescate e consegnate in banchina per l’opportuno smaltimento;

2)    Prevedere degli sgravi fiscali proporzionati ai rifiuti recuperati, diversi dalle retine.

Naturalmente per concretizzare queste ipotesi si rende necessaria l’individuazione di soggetti fiduciari che assicurano la quantificazione/pesatura dei rifiuti raccolti e la predisposizione di appositi modulari.

 

A cura del Centro Cultura del Mare A.P.S. – Manfredonia