Gianfranco Eugenio Pazienza

Gianfranco Eugenio Pazienza (Comitato per la tutela del Mare del Gargano)

E’ vero, da Manfredonia non si vedono le Isole tremiti, eppure alla manifestazione NO TRIV! del 6 ottobre l’Arcipelago c’era. L’Arcipelago delle centinaia di associazioni e di comitati con i temi ambientali loro specifici su cui sono, nelle loro realtà, tutti profondamente impegnati. Temi portati a Manfredonia in corteo, con lo striscione “portatori di energia pulita”; hanno dispiegato il programma del vasto fronte ambientale: dal no al petrolio e gli inceneritori, alla gestione sostenibile delle risorse, dei rifiuti, dei beni comuni, contro il consumo del suolo e la cementificazione. Commentavamo con Vanni di Taranto il valore di questo arcipelago per ribattezzarlo ”La Rete in rete”, per dare univocità alla Rete. E a Manfredonia c’era l’Arcipelago delle isole care a Lucio Dalla. Il movimento NO Triv lo ha ricordato anche in questo appuntamento nella Città del golfo.

Il cielo sul promontorio del Gargano era ancora più azzurro con i colori del lungo serpentone della manifestazione e il mare all’orizzonte non aveva più le sagome del polo chimico di Macchia: Manfredonia è la prima città italiana ad aver smantellato l’industria petrolchimica e ad averla bonificata. Lo sognano anche gli amici di “Taranto C’E’”, presenti a Manfredonia. E a testimoniare il tema del matrimonio sostenibile tra lavoro e ambiente, vi erano i sindacati: CGIL, CISL, UIL, UGL, i Cobas, le ACLI. Con loro quei partiti che sul conflitto lavoro/ambiente hanno idee più chiare.

Così pure al No Triv Day di Manfredonia era cospicua e importante la presenza di un lungo elenco di istituzioni pugliesi e molisane; tantissimi sindaci dei piccoli e grandi comuni del Gargano, del Molise (Termoli) e della Provincia di Foggia. Con il Sindaco Riccardi di Manfredonia e Antonio Rotondo Vice sindaco di Monopoli, il Sindaco Emiliano di Bari e il Sindaco Mongelli di Foggia. I Presidenti di Provincia e del Parco del Gargano, i Consiglieri regionali, l’Assessore Nicastro e il Presidente Introna.

Tutti meritatamente hanno manifestato A TESTA ALTA! poiché dopo le sentenze del Tar Lazio contro le autorizzazione del Ministero dell’Ambiente alla Petroceltic, l’ottima riuscita del NO TRIV DAY rappresenta un’altra vera sentenza, immediatamente esecutiva di sfratto, contro le scelte energetiche ottocentesche del Governo. E’ stata una manifestazione festosa e popolare, organizzata con la fatica vorticosa di tanti in pochi frenetici giorni; da oggi l’obiettivo e ancora più ambizioso dopo le sentenze: modificare l’articolo 35 della legge sulle liberalizzazione e scrivere una nuova legge per tutelare l’Adriatico favorendo la Green Economy.

Da Manfredonia è partita anche questa cartolina (una ragazza sorridente dice): “Signor Ministro, in questi anni abbiamo apprezzato (e studiato) i suoi interventi sul Protocollo di Kyoto e i cambiamenti climatici. Sia coerente! Non vogliamo sprofondare, con le piattaforme petrolifere, verso modelli di sviluppo superati”.

A questa cartolina aggiungiamo un messaggio per i parlamentari: la legge sulle liberalizzazioni energetiche toglie alle nostre comunità ogni diritto sul merito della decisione finale, va contro ogni valida strategia europea la quale, sulle scelte ambientali e lo sviluppo sostenibile chiede a tutti di adottare processi di condivisione. Prova ne sono le sentenze del TAR del Lazio.

Quelle autorizzazioni ambientali alla Petroceltic vogliono minare la forza dell’opposizione intelligente del movimento e delle istituzioni. Dalla nostra parte abbiamo proprio questa incredibile e straordinaria pratica di “condivisione dal basso”, tra noi e con le nostre istituzioni più prossime, regioni, comuni, province. Dal 2010 camminiamo insieme, anzi abbiamo nuotato in questo mare a Lesina, a Termoli, a Tremiti, a Monopoli, a Manfredonia. In questo percorso sappiamo che al tavolo tutti dobbiamo contribuire con le nostre proposte e discutere le scelte di economia sostenibile. Molto ancora abbiamo da fare per ambientalizzare il resto delle attività produttive, per il risparmio e la tutela delle risorse.

Riflettete, allora, amici in parlamento sul voto unanime da voi espresso alla legge sulle liberalizzazioni e sul Piano Energetico Nazionale. Ora siate più attenti, i vostri elettori già lo sono. Nessuno potrà più giustificare la mancata discussione della proposta di legge adottata dalle regioni adriatiche sull’esempio di quella per prima adottata dalla Regione Puglia e a seguire, dal Veneto, dal Molise, dall’Abruzzo.

Questa volta approfondite l’argomento per dare risposte ai ministri competenti. Noi, “La rete”, vi seguiremo attentamente in questo percorso, noi abbiamo tutta la forza e la lucida intelligenza per conquistare il futuro, non certo per arretrare nel passato. La nostra Onda arriverà fino a Roma se necessario. E, come detto alla manifestazione di Monopoli lo ripetiamo anche a Manfredonia: “Si alle energie rinnovabili, No al petrolio”. Il futuro e il lavoro possono essere solo ambientalmente sostenibili, non torniamo indietro all’industria preistorica.

(Gianfranco Pazienza – Comitato per la tutela del Mare del Gargano)

Fonte: statoquotidiano.it