Lega navale 27 settembre 2013Si è tenuto ieri presso la Lega Navale di viale Miramare a Manfredonia un primo importante incontro per dire no all’eolico al largo del golfo di Manfredonia. Un incontro al quale hanno preso parte specialisti del settore e tantissimi rappresentanti di associazioni culturali di Manfredonia, tra cui anche Manfredonianews, e di tutto il Gargano.

Un incontro arrivato dopo l’ok che il governo ha dato per la realizzazione di un parco eolico di 40km di perimetro e costituito da ben 95 pale, il tutto a largo di un golfo conosciuto in tutto il mondo per le ricchezze che possiede e per essere il golfo dal quale si apre un pezzo di terra meravigliosa come quella garganica, terra turistica per eccellenza.

Tanti i punti analizzati nel corso dell’incontro di ieri sera. Pochissimi i vantaggi, tantissimi gli svantaggi. Uno degli aspetti più importanti emersi nel corso dell’ incontro è stato il fatto che la nostra regione produca già abbastanza energia tramite questi sistemi (la Puglia produce il doppio di energia rinnovabile rispetto a quella di cui ha bisogno ).
Sono intervenuti, nel corso dell’ incontro, anche veri esperti del settore tra cui Guido Pietrolungo, cetologo esperto in impatti ambientali.

Nel corso della serata è emerso che, il prossimo 19 ottobre, si terrà a Manfredonia un incontro cittadino per sensibilizzare la gente rispetto a questa tematica, ai più sconosciuta.

Inoltre gli intervenuti all’incontro di ieri hanno sottolineato che il problema dell’eolico riguardi non solo la nostra città ma tutti i comuni che fanno parte del golfo: Vieste, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Manfredonia, Zapponeta, Margherita di Savoia, Barletta ed anche i comuni di Trani e Bisceglie (praticamente 9 comuni della nostra terra).

Dunque un incontro importantissimo riguardo il futuro del nostro golfo, che alcuni vogliono diventi scenario di un immenso parco eolico grande 100 volte lo stadio “San Siro”.Aspettando il 19 Ottobre, viene da chiederci quali potrebbero essere i benefici per questo territorio: scavare delle buche di 3 metri al largo del golfo non comporterebbe conseguenza irreversibili per la pesca e per il turismo? Non sarebbero in molti a perdere il proprio posto di lavoro in favore del posto di lavoro delle solite grandi società del settore?
Questa terra ha bisogno di altro e non di pale eoliche, probabilmente.

Giovanni Gatta

Fonte: ManfredoniaNews.it